Piazza Affari apre in forte calo su taglio outlook S&P

Brutto avvio di inizio settimana a Piazza Affari, dove il listino milanese apre in calo di circa il 3%, sulla scia della debolezza delle borse asiatiche e degli USA, e per i timori di un allargamento della crisi nell’Eurozona, con voci insistenti su un inevitabile default greco. E sull’Italia, in particolare, pesa come un macigno il taglio dell’outlook che l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha effettuato sul nostro debito, considerando confuso il nostro quadro politico e temendo che una bassa crescita possa non consentire una riduzione del rapporto tra debito e pil, dagli attuali livelli molto alti.

Malgrado le precisazioni del ministro Tremonti, il quale ha confermato che l’obiettivo del governo resta il pareggio del bilancio nel 2014 e nonostante il rating di lungo termine sul debito italiano sia rimasto invariato a A+, le vendite prevalgono a Milano; si spera che nel corso delle contrattazioni i numeri si possano risollevare.

Potrebbe essere determinante per un’inversione di tendenza nella seduta di oggi per le borse europee l’esito del consiglio dei ministri ad Atene, dove il premier Papandreou ha riunito il suo gabinetto, per fare il punto su un possibile piano di privatizzazioni, che l’Europa richiede come presupposto fondamentale per accedere a una tranche di aiuti ulteriori. 

Fino ad oggi, Atene ha frenato sull’idea di utilizzare le privatizzazioni, per avere entrate da utilizzare a copertura del disavanzo prossimo, tale da arrestare l’ascesa vertiginosa del rapporto debito e pil. Ma i greci rischiano di non vedersi approvato alcun aiuto, in caso contrario, dovendo fare ricorso al tanto temuto default.

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