Inflazione: una batosta per i pensionati

Rispetto alla media delle famiglie italiane, negli ultimi dieci anni l’inflazione per i pensionati ha avuto una dinamica da doppia a tripla, con la conseguenza di una pesante perdita del potere d’acquisto a fronte di pensioni che spesso sono da fame. E’ questa la posizione del Codacons dopo aver appreso, in base al Rapporto Annuale dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), che nel nostro Paese c’è un 50,8% di pensionati, pari ad oltre 8 milioni di individui, che tira a campare, si fa per dire, con meno di 500 euro al mese.

Per ovviare alla perdita del poter d’acquisto dei pensionati secondo il Codacons serve che venga istituito un indice del carovita ad hoc che tenga conto dei consumi effettivi di chi percepisce le prestazioni sociali ed assistenziali. L’Associazione pone poi all’attenzione il fatto che un pensionato già con 800 euro fatica ad arrivare alla fine del mese, figuriamoci quando gli euro mensili che entrano sono meno di 500.

Di conseguenza per il Codacons serve che a questi pensionati, che percepiscono una prestazione ben al di sotto del limite di sopravvivenza, gli importi vengano quantomeno innalzati ad 800 euro a patto che non percepiscano altri redditi. Di sicuro in questo modo ci sarebbe una migliore condizione sociale nel nostro Paese, ed anche più soldi da spendere per il rilancio dei consumi. Certo, i tempi sono quelli che sono, e la politica sui conti pubblici non permette incrementi di spesa; ma con opportune misure si potrebbero liberare risorse proprio a favore di chi oramai è allo stremo.

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