Grecia: Trichet esclude default, ma UE minaccia blocco aiuti

E’ intervenuto il Presidente della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet, per cercare di rasserenare il clima, in vista della riapertura dei mercati oggi, escludendo categoricamente due cose: che la Grecia possa uscire dall’euro e che dichiari bancarotta.

Quanto al primo punto, Trichet è stato chiaro: non è nemmeno contemplato nei trattati istitutivi l’eventualità che uno stato esca fuori dall’area euro, per cui tutta l’Eurozona farà il possibile per correggere gli errori del passato della Grecia.

Non meno netto è stato poi il governatore sulla questione default, alla cui idea si sarebbero ormai quasi tutti arresi, a partire dalla Germania. Intervistato dal quotidiano tedesco “Aachener Zeitung”, il governatore centrale ha escluso che si vada in questa direzione, in qualsiasi forma. Trichet, dunque, non solo rimane contrario all’ipotesi di default puro e semplice (dichiarazione di insolvenza), ma anche alle varianti soft, come l’idea di una ristrutturazione del debito, con allungamento delle scadenze o diminuzione dei tassi o ancora (ipotesi più estrema) con il taglio nominale del valore di rimborso dei titoli (“haircut”).

Dal canto suo, anche la Grecia cerca di rassicurare sui due punti toccati da Trichet, ma i fatti sembrerebbero suggerire altro. Il governo è paralizzato dalle divisioni interne e dal clima di scontro nel Paese, non riuscendo a varare un piano di austerità e di privatizzazioni, come richiesto da UE, Fmi e BCE. E dopo la minaccia del Fondo Monetario di non concedere la quinta tranche del prestito complessivo da 36 miliardi di euro, varato lo scorso anno, adesso arriva l‘ipotesi di uno stop agli aiuti anche da Bruxelles, la quale chiarisce che il tempo per riflettere è scaduto: o Atene interviene sui conti pubblici, concedendo garanzie sui prestiti, o addio aiuti.

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