Governo alla ricerca di una soluzione per le tasse

Le prossime settimane saranno davvero cruciali, per la politica economica del Governo Berlusconi. Dopo la sconfitta alle elezioni amministrative, il premier è più intenzionato che mai a dare un segnale agli italiani, mettendo mano a quella tanto desiderata riforma fiscale, che prevede tagli alle aliquote Irpef e non solo, in modo da fare ripartire l’economia. Il problema, tuttavia, resta sempre lo stesso: da dove prendere i soldi?

Il taglio delle tasse, infatti, deve essere attuato con altrettanti tagli alle spese. Non solo, perchè non possiamo permetterci in questi anni di fare salire il rapporto tra deficit e pil, ma anche perchè una politica di tagli alle tasse in deficit risulterebbe inutile, da un punto di vista dei risultati, poichè implicherebbe una copertura futura del buco di bilancio con altre tasse e questo sarebbe previsto dai contribuenti, i quali delle minori tasse non se ne farebbero nulla.

E’ per questo che il vertice di stasera tra Berlusconi e Bossi potrebbe essere l’occasione per valutare la soluzione più idonea. Certo, i tagli alla spesa pubblica infruttuosa non mancherebbero, ma Berlusconi avrà il coraggio di fare alcune scelte fino in fondo? Troverà la forza il nostro premier di abolire le province e i costi che questi comportano, in termini di maggiore personale, consiglieri, assessori? Darà una sforbiciata seria ai costi della politica, che non rappresentano solo un fatto demagogico, ma oggi potrebbero garantire qualche centinaio di milioni di euro, che se sono pochi, sono sempre meglio di nulla, in una fase in cui contano pure le seconde cifre dopo la virgola?

Altre voci le potremmo pure fornire al governo, ma bisogna vedere quale sia la reale volontà di riformare lo stato e di dare attuazione seria a un taglio strutturale delle aliquote Irpef, anzitutto, che sono una spina nel fianco dell’economia italiana.

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