Api: possono essere pessimiste

Secondo un recente studio le api possono essere pessimiste e negative. L’ansia, la depressione, il pessimismo, tipici sentimenti umani, non sarebbero una prerogativa dell’uomo. Gli studi mostrano come le api cambino il loro comportamento in seguito ad eventi stressanti e diventino più pessimiste riguardo a situazioni nuove, assumendo un atteggiamento schivo.

Non è la prima volta che si sente parlare di ansia e pessimismo nel mondo animale. E’ noto che animali come i cani e i gatti possono assumere atteggiamenti negativi, diventando tristi e depressi in seguito ad eventi stressanti o a shock, come, per esempio, dopo un abbandono o un maltrattamento: in questi casi il cane o il gatto mostrano forme di pessimismo comportandosi in maniera schiva. Fino ad ora la presenza di stati di pessimismo e di ansia non era ancora stata rilevata sugli insetti.

Nuovi studi hanno dimostrato che anche le api possono essere pessimiste. La ricerca è stata condotta dalla Newcastle University e pubblicata sulla rivista Current Biology. I ricercatori hanno affermato che le api, poste in condizioni di stress, si mostrano più timorose e meno ottimiste verso le situazioni nuove.

Gli studiosi hanno insegnato alle api a riconoscere degli odori positivi e negativi, associando ai primi uno zuccherino e ai secondi qualcosa di pericoloso; successivamente metà degli insetti è stata sottoposta a stress: i ricercatori hanno agitato la gabbia in cui si trovavano, simulando l’attacco all’alveare di un predatore; l’altra metà, invece, è stata lasciata tranquilla.

Infine gli studiosi hanno presentato alle api dei nuovi odori: gli insetti non sottoposti a stress, percependo il nuovo odore, si sono avvicinati sperando di ottenere lo zuccherino, mostrandosi, così, ottimisti; le api che avevano ricevuto lo shock, invece, hanno avuto un atteggiamento negativo, non si sono avvicinate, impaurite, temendo che si trattasse di un odore negativo, comportamento che riflette quello di una persona pessimista.

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