Lega Nord sempre più ottusa: insiste per il pedaggio sul Gra di Roma!

E’ davvero senza possibilità di difesa l’atteggiamento che la Lega Nord continua a tenere all’interno del governo Berlusconi: il ruolo denigratorio e stupidamente negativo verso le “popolazioni Italiane non del Nord” sfiora ormai l’imbarazzante. Assistere a cose del genere nel 2011 è davvero deprecabile!

Ma andiamo con ordine. Ieri il viceministro delle Infrastrutture Castelli ha ribadito: “Sui pedaggi il Governo va avanti”. Peccato che non più di 3 giorni prima il suo “superiore” Matteoli aveva bocciato una proposta di legge che conteneva al suo interno la definizione normativa di tali pedaggi. Ma soprattutto l’ottusaggine di Castelli dimentica che il Tar del Lazio aveva già a Febbraio bocciato la legge del 30 Settembre, la quale convertiva il precedente decreto governativo, nella normazione  di questi nuovi balzelli.

Ovviamente le reazioni all’infelice frase di Castelli non si sono fatte attendere dagli stessi colleghi di parte politica. Per il Sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Giro, non ci sarà nessun pedaggio sul Grande Raccordo Anulare, né sulla Roma-Fiumicino (l’errore fatto con l’Ecopass di Milano docet).

La Polverini considera questa tassa ingiusta ed anti-romana, quindi è sicura che non verrà mai accordata. Per gli esponenti regionali di entrambi gli schieramenti: “I cittadini del Lazio non pagheranno per la manutenzione delle strade nel resto d’Italia”.

Furioso anche il Presidente della Provincia di Roma Zingaretti: “Le parole del viceministro Castelli sui pedaggi sono inequivocabili, ma non ci spaventano e non bastano ad arrestare la nostra determinata battaglia contro l’ulteriore tassa che il governo Bossi-Berlusconi intende far pagare ai cittadini di Roma. La Lega fa solo propaganda politica e ancora una volta offende Roma e tutto il suo territorio. Non bastava la battuta comica sui ministeri a Milano o la storiella del trasferimento della Consob”.

Mercoledì prossimo in Commissione alla Camera ne sapremo di più su quest’altra barzelletta parlamentare, che vede come soggetto il nostro BelPaese.

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