Arrestati 32 membri di Anonymous

Chi ancora non conosce Anonymous, evidentemente non ha un buon legame con la tecnologia informatica. Questo nome, che indica la comunità di hacker più famosa al mondo, si è resa nota al grade pubblico grazie ai presunti legami con il caso Sony. In questo caso, l’associazione non ha assunto una posizione moto chiara, al contrario di quanto accaduto, invece, nel recente caso dei danni ai siti web governativi turchi.

La presa di posizione di Anonymous in questa vicenda è veramente molto chiara, in quanto, l’operazione è stata rivendicata ufficialmente attraverso un comunicato in cui si legge: “negli ultimi anni abbiamo assistito alla censura adottata dal governo turco, come il blocco di YouTube, Rapidshare, Fileserve e migliaia di altri siti web. Più recentemente, il governo ha vietato l’accesso ai servizi di Google. Questi atti di censura sono imperdonabili”. Ora, dopo un comunicato stampa di questo tipo, era scontato che ci sarebbe stato un attacco imminente.

Quali che siano le strategie di questa associazione, essa riesce a portare a termine gli attacchi organizzati anche dopo aver avvisato dell’imminenza dello stesso. Però, questa volta, qualcosa deve essere andato storto, visto che in qualche modo le autorità turche sembrano essere riuscite ad identificare 32 membri di Anonymous, che sarebbero implicati in questa particolare vicenda. Gli arresti hanno coinvolto persone provenienti da 12 città turche sparse fra Ankara e Istanbul.

Insieme a questa notizia arriva quella dell’ arresto di tre membri spagnoli di questa associazione. È il segno che qualcosa sta cambiando, oppure Anonymous ha toccato tasti “dolenti”?

Impostazioni privacy