Calcioscommesse: altro che Calciopoli 2, il teorema si sta sgonfiando!

Mentre tutti gli imputati, tranne il portiere del Benevento ed ex Cremonese Paoloni, e l’ex giocatore del Bari Bellavista, vengono scarcerati o messi ai domiciliari (ieri è toccato anche ad Erodiani e Pirani, due figure centrali dell’inchiesta che comunque continuano a rischiare grosso!), si ha l’impressione che tutta la vicenda si stia sgonfiando. Le prime pagine dei giornali erano stracolme di spazi e titoloni che inneggiavano a “Calciopoli 2”, oggi invece lo spazio si è ridotto considerevolmente e nessuna squadra di Serie A, al di là delle neo-promosse Atalanta e Siena, le cui posizioni restano comunque da chiarire (eventuali responsabilità dirette o meno), sembrano rischiare nulla. Ascoltando il testo delle intercettazioni, almeno di quelle pubblicate sulla carta stampata, sembra una gruppo di spacconi che si scambia pronostici da bar, e queste sarebbero le prove inconfutabili (mi riferisco sempre ai discorsi sulla Serie A)? La chiarezza e la giustizia devono essere garantite, ma ha avuto ragione la Lega Calcio quando con un comunicato a metà settimana ha fatto presente agli organi della giustizia ordinaria che lasciar trasparire “sensazioni” andando ad infangare un intero Sistema, prima dell’arrivo di prove certe è rischioso. I giornali italiani, ma soprattutto quelli stranieri infatti ci hanno già condannato e se davvero tutto si rivelasse una bolla di sapone quanti anni ci rivorrebbero per riacquistare quella dignità, già precaria, del nostro Calcio?

Per questo io continuo ad essere un grandissimo sostenitore delle intercettazioni telefoniche, strumento fondamentale ed indispensabile nelle indagini di qualsiasi tipologia, ma prima di farle arrivare ai giornali sarebbe forse il caso di pensarci non una, ma tre milioni di volte!

La giustizia sportiva intanto da domani dovrebbe ricevere sui suoi tavoli tutte le carte e Palazzi inizierà il suo lavoro, che dovrà concentrarsi sui tesserati e non sugli ex tesserati come per esempio Beppe Signori. Beretta comunque, resta convinto che nessun club di Serie A rischi qualcosa, situazione diversa ovviamente per le squadre di Serie B e di Lega Pro coinvolte.

Mentre tutti gli imputati, tratte il portiere del Benevento ed ex Cremonese Paoloni, vengonos carcerati o messi ai domiciliari, si ha l’impressione che tutta la vicenda si stia sgonfiando.

Le prime pagine dei giornali erano stracolme di pagine e titoloni che inneggiavano a “Calciopoli 2”, oggi invece lo spazio si è ridoto considerevolmente e nessuna squadra di Serie A, al di là delle neo-promosse Atalanta e Siena, lòe cui posizioni comunque non sono chiare, sembrano richschiare nulla.

Ascoltando il testo delle intercettazioni, almeno di quelle pubblicate sulla carta stampata, sembra una sequela di spacconi che si scambia pronostici da bar, e queste sarebbero le prove iconfutabili?

La chiarezza e la giustizia devono essere garantite, ma ha ragione la Lega Calcio quando con un comunicato a metà settimana ha fatto presente agli organi della giustizia ordinaria che lasciar trasparire “sensazioni” andando ad infangare un intero Sistema, prima dell’arrivo di prove certe è rischioso. I giornali italia, ma anche quelli stranieri infatti ci hanno già condannato e se davvero tutto si rivelasse una bolla di sapone quanti anni ci rivorrebbero per riacquistare quella dignità già precaria del nostro Calcio?

Per questo io continuo ad essere un grandissimo sostenitore delle intercettazioni telefoniche, strumento fondamentale ed indispensabile nelle indagini di qualsiasi tipologia, ma prima di farle arrivare ai giornali sarebbe forse il caso di pensarci non una, ma tre milioni di volte!

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