E' uscita l'autobiografia di Bob Mould degli Husker Du

See A Little Light – The Trail of Rage and Melody, è questo il titolo dell’autobiografia di Bob Mould, leader degli Husker Du, uno dei gruppi più importanti del rock underground americano. Il libro, che è uscito ieri negli Stati Uniti, è scritto a quattro mani con il giornalista musicale Michael Azzerad.

Attraverso le 288 pagine del racconto viene ripercorsa l’intera storia del musicista di Minneapolis, dagli inizi con gli Husker Du nella scena hardcore punk dei primi anni ’80, fino alle sperimentazioni di dischi come Zen Arcade e New Day Rising, per arrivare ai lavori con gli Sugar negli anni ’90 e agli ultimi dischi da solista. Nel corso del racconto Mould affronta anche numerosi temi personali, come i difficili rapporti con gli altri membri degli Husker Du, la sua omosessualità, i tentativi di suicidio e i problemi con la droga.

Tra i tanti aneddoti raccontati si possono trovare numerose sorprese: Mould confessa di essere stato un fan dei Kiss da ragazzino negli anni ’70 e di aver provato ad inserire nel suono degli Husker Du le sonorità dark di band inglesi come Joy Division e Cure. Inoltre, ritroviamo anche un gustoso aneddoto relativo alle sessions di registrazione del loro ultimo album Warehouse, quando i tre punk di Minneapolis si ritrovarono a dividere lo studio di registrazione con Whitney Houston, ai tempi all’apice del successo: in questo periodo – racconta Mould – lui e i suoi colleghi Grant Hart e Greg Norton erano soliti aspettare che la diva se ne andasse dallo studio per rubare gli avanzi di cibo da lei lasciati!

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