In arrivo gli alieni di Spielberg in “Falling Skies”

Molti grandi uomini, e tra questi grandi registi, sono stati infaticabilmente affascinati dallo spazio, dal nulla (o dal tutto) che vi si cela dietro, dalla possibilità che, per dirla con i Bluvertigo, “esiste tutto ciò che io non riesco ancora ad immaginare”. Così accanto a Gonzalo Lòpez-Gallego e Oren Peli, direttori artistici rispettivamente di “Apollo 18” e “Area 51” di prossima uscita, ad interessarsi ultimamente al tema dell’alieno è stato una nostra vecchia, cara, conoscenza, che certamente non può considerarsi un novizio né del campo né dell’argomento: Steven Spielberg.

Se la cifra stilistica è il telefilm, il punto di vista che il celebre regista statunitense ha deciso di adottare questa volta è quello di un’umanità schiacciata, soggiogata dalla crudeltà e inattaccabilità delle forze aliene, decise a conquistare con la violenza il nostro pianeta.

L’attenzione e la malvagità di queste creature misteriose giunte dallo spazio sono rivolte in particolar modo contro i bambini, prima rapiti, poi schiavizzati e utilizzati come forza lavoro. Proprio da questo prende il via il nucleo della storia, quella che coinvolge un ex professore di storia, interpretato da Noah Wyle, occupato nella sua tenace ricerca del figlio, rimasto rapito dagli alieni. Ad aiutarlo nel suo intento saranno una dottoressa (Moon Bloodgood) e un gruppo di persone tra soldati e civili.

Falling Skies“, targato Dreamworks Television e prodotto da Mark Verheiden, accolto in America il giorno del suo debutto da bel sei milioni di telespettatori, arriva anche il Italia a partire dal 5 luglio prossimo su Fox. La serie, suddivisa in 10 episodi, per quanto sia stata pensata per un’unica stagione, presenta caratteristiche e spunti potenzialmente sviluppabili successivamente.

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