Obama contro i repubblicani, aumentare tassi ai ricchi

E’ davvero iniziata la campagna elettorale negli USA in vista delle presidenziali del novembre 2012, se è vero che anche i toni del Presidente USA, Barack Obama, ormai sembrano più da comizio che serie riflessioni sullo stato delle cose. In queste ultime settimane il presidente ha subito un andamento oscillante nei consensi, con una reazione molto positiva tra l’opinione pubblica a seguito dell’uccisione di Osama bin Laden, che lo ha fatto crescere di undici punti nei sondaggi, risollevando il suo gradimento, prima a terra. Ma l’effetto bin Laden è durato un paio di settimane, giusto il tempo per smaltire la gioia per la vittoria sul nemico e tornare alla realtà dei fatti: la disoccupazione cresce, l’economia rallenta dimezzando il tasso di crescita, l’inflazione sale, la benzina è cara come non mai, il deficit è alle stelle e il debito esplode. Un quadro non idialliaco, a distanza di 29 mesi, da quando Obama si è insediato alla Casa Bianca. E i suoi avversari, che già si scaldano per le primarie del GOP, da settimane fanno il tiro al bersaglio su di lui; l’ultima è stata Michele Bachmann, candidata alle primarie dei Repubblicani, in quota Tea Party, che ha accusato Obama di avere allontanato il sogno americano dalle famiglie e ha detto, senza mezze misure al suo primo dibattito sulla Cnn, che Obama è “un presidente da un solo mandato”.

E dopo giorni passati a subire in silenzio, tra numerose difficoltà come la guerra in Libia, su cui è accusato di eccesso dei poteri presidenziali, Obama ha deciso ieri di passare al contrattacco, prendendo spunto dalla questione delle tasse, sostenendo che è incredibile come i Repubblicani difendano le agevolazioni fiscali alla classe super-ricca degli americani, quelli che viaggiano sugli aerei privati, aggiunge il presidente.

Obama ha affermato di non capire come si possa pensare a tasse basse sui ricchi (non la classe media), quando ci sono milioni di disoccupati. La risposta dei Repubblicani non cambia: non si creano postio di lavoro con nuove tasse.

Ma è un altro fronte che potrebbe creare tante difficoltà al presidente, come quello delle nozze gay appena approvate nello stato di New York, su cui Obama ha avuto parole vaghe, rischiando così di perdere il consenso tanto dell’elettorato democratico più conservatore, quanto di quello più liberal. E la Bachmann di certo non si farà sfuggire tale argomentazione.

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