Pesce di stagione: ecco come riconoscerli e quali scegliere

Nei precedenti articoli abbiamo parlato di frutta e verdura di stagione e abbiamo scoperto che i prodotti consumati al tempo giusto sono migliori in gusto e qualità.

Un discorso similare lo si può fare per il pesce: ci sono tempi da rispettare se vogliamo godere di una maggiore qualità organolettica e rispettare l’ambiente.

Se per frutta e verdura è facile capire quand’è la stagione giusta per consumare un determinato prodotto, per i pesci – presenti tutto l’anno – il discorso cambia; bisognerà infatti prestare attenzione ai periodi di frega (riproduzione) delle varie specie. Questa accortezza farà sì che le altre specie si possano riprodurre in tranquillità senza così impoverire i nostri mari.

Slow Fish, branca di Slow Food che si occupa delle colture ittiche, fornisce un elenco dettagliato sulle specie e le stagioni migliori per acquistarle.

Cominciamo dall’estate, che è la stagione in cui consumiamo maggiori quantità di pesce, possiamo acquistare sogliole, orate, ricciole, spigole, gallinelle, saraghi, sardine e alici.

Proseguiamo poi con l’autunno, durante il quale possiamo mangiare – e perché no anche pescare – la spigola, la triglia e il rombo, l’alalunga e la lampuga.

Nei mesi invernali meglio prediligere il sarago, la sardina, la ricciola, il pagello, la rana pescatrice, lo sgombro, il polpo ma anche molluschi come vongole e cozze

E finiamo con la primavera: in questo periodo largo al sugarello, alla spigola, alla leccia, al pagello, allo sgombro e alla palamita.

Qualche piccolo consiglio per riconoscere la zona di provenienza del pesce che stiamo acquistando: contrassegnato con il numero 21, sarà proveniente dall’Atlantico nord occidentale; con il 27, sempre dall’Atlantico ma nord orientale; il 37 corrisponde al nostro Mediterraneo mentre il 51 ed il 57 indicano invece l’oceano Indiano.

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