“Dreamland – La terra dei sogni”: l’uscita del trailer, l’inizio delle polemiche!

Considerando le attuali produzioni italiane (le cui maggiori fatiche sono spese in fiction di bassa lega) e quelle americane (che da sempre puntano al chiassoso coinvolgimento di un facile pubblico) non c’è da stupirsi se una produzione italo-americana non farà altro che deludere. Eppure il fine, peraltro apertamente DETTO nel trailer di presentazione del film, doveva essere quello di “scrivere una pagina di storia del cinema italo-americano”!
Parliamo di “Dreamland – La terra dei sogni“, il film diretto da Sandro Ravagnani in uscita l’8 luglio prossimo.

Per ora una cosa è certa, che l’inizio non sembra dei più propizi! Succede di rado, è vero, eppure a volte anche i telespettatori decidono di sbattere il pugno sul tavolo, di insorgere. E internet, (anche) per questo, è un mezzo dalla portata incalcolabile!
Reazioni a dir poco ironiche hanno inondato la Rete di fronte alla visione del trailer, effettivamente a dir poco macchiettistico! Si tratta di uno dei soliti soggetti cinematografici che siamo costretti quotidianamente a “mangiare” a pranzo e cena: siamo nel 1951, in un quartiere italiano nello stato americano del Wisconsin. Qui un ex pugile convertitosi alla falegnameria subisce spesso angherie e prepotenze da parte delle giovani gang del quartiere. E’ in una di queste che, un giorno, riconoscerà il proprio figlio adottivo. Spinto da sentimenti d’amore, decide di difenderlo e di provare a convertirlo alla lotta per i diritti umani e ad una vita senza violenza. Questo sogno, quello della fine della violenza, diventerà il fine comune della cittadinanza, spinta ad aiutare l’ex pugile in questo tentativo e il giovane a diventare un campione di boxe.
La trama, condita di cliché, ritmata da buonismo e perbenismo, purtroppo trova una valida voce nel trailer, che buffo e goffo sembra invitare a non sprecare tempo e soldi nella visione del film intero.
Come se non bastasse però, nel progetto e nella realizzazione di questo “epico” film sono coinvolte la provincia di Barletta, Andria e Trani (BAT), che ha sostenuto la pellicola con 10mila euro, e l’Apulia Film Commision, una fondazione nata per offrire sostegno e finanziamenti al cinema della regione Puglia, la quale ha investito altri 20mila euro nella produzione.
Questo “film dell’anno” quindi, come recita il trailer, è quindi stato vergognosamente co-finanziato con soldi pubblici…
Come non scatenare malcontento e reazioni indignate? Soprattutto, come pensare di farla franca?! La parola al tempo..

Pero ora, possiamo essere certi che il debutto alla regia di Ravagnani non sarà probabilmente dei più brillanti come la carriera da attore di Ivano de Cristofaro (il giovane protagonista) non sarà delle più lunghe!

Rimane comunque una preoccupata curiosità, non tanto sulla partecipazione al film di Franco Columbo (vincitore per due volte del titolo di Mister Olympia), quanto sull’immotivata e avvilente collaborazione di Tony Sperandeo.

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