Banche italiane superano stress test

E’ andata come si prevedeva e come doveva andare. Le banche italiane hanno superato lo stress test, ossia l’esame sulla valutazione dell’adeguatezza del loro stato patrimoniale, dinnanzi a fattori di stress, come crisi e fallimenti improvvisi, in stile Lehman Brothers. Il riferimento era agli elementi patrimoniali del cosidetto Core tier 1, rispetto a cui nessuno dei cinque grandi istituti nazionali scenderebbe sotto la soglia di allerta del 5%.

Le banche in esame erano IntesaSanpaolo, Unicredit, MPS, Ubi, Banco Popolare. La media del loro Core tier 1 è stata del 7,3%, un pò al di sotto della media europea del 7,7%, ma se si considerassero altri elementi patrimoniali, la percentuale salirebbe al 7,9%.

Dunque, esame superato e questa volta è stato evidenziato una volta per tutte l’assetto stabile del nostro sistema bancario, il cui patrimonio rimane abbastanza solido, anche nel caso di esposizioni a crisi violente.

Hanno superato l’esame anche Francia e Germania e Gran Bretagna, il che non era affatto scontato. Nei giorni scorsi, anzi, si vociferava di una possibile bocciatura per alcune banche tedesche. Invece, sono otto gli istituti che non hanno superato l’esame dell’Eba (European Banling Association), che si trovano in Spagna, Austria e Grecia.

Adesso, bisognerà attendere la riapertura dei mercati il prossimo lunedì, per verificare come le borse potrebbero reagire. I risultati pare siano andati meglio del previsto, sebbene i tre stati coinvolti dalla bocciatura siano dell’Eurozona e questo sarà un fattore che conterà.

Per il resto, soddisfazione è stata espressa da Bankitalia, per voce del direttore generale Fabrizio Saccomanni, ma anche dal governo e dal presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari. Con il superamento del test ieri pubblicato, si spera che si allenti la tensione sui nostri titoli bancari.

 

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