Anonymous: bannati da Google, creano un proprio social network

Qualche giorno fa si è diffusa una notizia particolare: gli Anonymous (o almeno un piccolo gruppo di essi) sarebbero stati bannati dal nuovo social network di Google, Google+. Ricordiamo che Anonymous pur essendo un’ associazione che presenta scopi nobili, utilizza mezzi che sono giudicati illegali. Ma il ban da parte di Google è sicuramente qualcosa che suscita scalpore, visto che la società di Mountain View favorisce la libertà di espressione ed è contraria alle censure (come ad esempio accade in Cina).

Invece, nel caso degli Anonymous sembra esserci stata (attenzione, sembra) una censura preventiva nei confronti di un’ associazione di hacker filantropi che in questi ultimi mesi si è data da fare attaccando cosiddetti “pezzi grossi”: dal caso Sony al governo italiano, passando per la Nasa e l’esercito americano. Da non dimenticare l’operazione svolta in Turchia e quella contro Agcom.

È sicuramente evidente che Google+ è in grado di attirare milioni di utenti, grazie alle possibilità di connessione fra migliaia di utenti che rende possibile questo strumento. Ma Google+ per il momento è in fase Beta e non permette di creare pagine per associazioni. A questo punto, non è da escludere che in futuro gli Anonymous possano avere una pagina propria su questo nuovo social network.

Intanto, la comunità di hacker starebbe pensando di creare un proprio social network (Anonplus) per interagire con i milioni di fan di tutto il mondo, e anche con tutti quei simpatizzanti che anche se con condividono le maniere forti usate da questa comunità, non possono restare indifferenti a persone che rischiano il carcere per difendere uno dei diritti fondamentali dell’uomo: la libertà di espressione!

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