Cocaina, la dipendenza si combatte in ambienti "stimolanti"

Cocaina e tossicodipendenza, un connubio davvero pericoloso a cui da anni si cerca di porre fine. La cocaina agisce a livello cerebrale stimolando i recettori degli oppioidi, sostanze naturali presenti già all’interno del nostro organismo, che causano sensazioni effimere di benessere e goliardia, infarciti da un forte senso di dipendenza.

Una recente ricerca scientifica effettuata dall’Institut de Physiologie et Biologie Cellulaire dell’Università francese di Poitiers, ha evidenziato gli effetti positivi che gli ambienti stimolanti possono avere sul benessere fisico e mentale dell’individuo. Sembra, infatti, che questi ambienti possano contribuire egreggiamente ed efficacemente alla lotta contro la dipendenza di sostanze stupefacenti, soprattutto della cocaina.

I risultati dello studio scientifico francese sono stati presentati all’ottavo Congresso Mondiale IBRO, International Brain Research Organization. Secondo gli scienziati, gli ambienti sicuri, fisicamente e mentalmente stimolanti potrebbero essere addirittura delle cure prescritte come parte integrante dei trattamenti farmacologici.

Se un ambiente è negativo, non stimolante e pericoloso, i rischi per il trattamento della dipendenza da cocaina e stupefacenti sono molto più elevati. E’ necessario che il paziente si senta bene e soprattutto stimolato al fine di attivare aree cerebrali che sotterrino quelle che innescano la dipendenza. Sviluppare ambienti “arricchiti e stimolanti” non è affatto costoso o rischioso e non è neanche complesso da adottare. La ricerca ha trattato due gruppi di topi dipendenti da cocaina con due ambienti diversi, uno normale ed uno stimolante durante la disintossicazione, per 30 giorni. Il risultato ha mostrato che l’ambiente stimolante fa regredire i sintomi dell’astinenza e le aree cerebrali attive nelle dipendenza risultano spente. Ambienti salutari, divertenti e stimolanti: ecco la nuova cura per la pericolosa dipendenza da cocaina.

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