Governo presenta riforma taglia-parlamentari e anti-casta

Il sentore della rabbia popolare che avanza giorno dopo giorno, soprattutto da quando per l’ennesima volta il Parlamento si è preso beffa dei cittadini votando all’unanimità un emendamento per limitare il taglio ai costi della politica, sta avendo un’eco molto ampia, persino nelle chiuse e muffite stanze dei palazzi della politica italiana, per definizione distanti anni luce dalla sobrietà e dall’austerità alle quali sono costretti a vivere gli italiani. Destra e sinistra, con quel pizzico di ostentata ipocrisia che caratterizza l’ultimo ventennio, ostentano proposte taglia-sprechi, sebbene poi nei fatti in meno di una decina di giorni abbiano gettato la maschera, prima bocciando la proposta di abolire le province, fonte solo di clientelismo, sperperi e malaffare: per farsi perdonare questa vergogna, l’hanno sostituita con un’altra ancora più sfrontata, limitando al minimo i tagli agli stipendi e ai costi complessivi per il mantenimento della politica.

E se i partiti hanno già perso ogni legittimità su questo versante, la rabbia e l’indignazione degli italiani ricercano vie alternative, come internet. In soli due giorni, il precario di lusso che ha lavorato alla Camera dei Deputati per 15 anni, poi licenziato, e che per vendetta ha aperto un suo profilo facebook con lo pseudonimo di Spider Truman, denunciando tutti i segreti sui privilegi della casta, ha raggiunto oltre 200 mila iscritti, dimostrando per l’ennesima volta la sensibilità dell’italiano medio sul tema.

E il governo in settimana presenterà al Consiglio dei ministri un disegno di legge costituzionale, che prevede di dimezzare il numero dei parlamentari, portando a 250 il numero dei deputati e 250 anche i membri del Senato federale. Inoltre, gli stipendi sarebbero legati solo alla presenza in Aula.

Vedremo nei fatti se tali provvedimenti vedranno mai la luce. Non convince l’ipotesi che Camera e Senato abbiano lo stesso numero di membri. Non esiste alcuna Camera bassa in Occidente (se non tra i Paesi di ridotte dimensioni), con un numero così basso di deputati. Superfluo, invece, il numero dei senatori, che in 250 sarebbero eccessivi.

Si dirà che non si è mai contenti. Ma forse bisognerebbe essere seri e prendere come ispirazione il modello USA, con una Camera intorno ai 400-450 deputati e un Senato di un centinaio di componenti. Ci vuole tanto a proporre qualcosa di serio?

 

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