Scandalo intercettazioni: Murdoch aggredito in aula

Il magnate Rupert Murdoch è stato aggredito durante il suo intervento alla Commisione Media inglese. Ad aggredirlo è stato un uomo, poi subito bloccato dalle forze di polizia. La tensione sale in aula, ma Murdoch non si dimette. «Vorrei che tutte le vittime delle intercettazioni siano al corrente di quanto profondamente sono dispiaciuto. Ma le scuse non cancellano quello che è successo. Sono profondamente rammaricato per l’invasione terribile nelle loro vite», aveva scritto Murdoch in una nota da leggere alla commissione, prima di essere interrotto.

Nonostante le accusa nei suoi confronti, il magnate non si è assunto la responsabilità dello scandalo intercettazioni. «Sono stato ingannato, non sapevo nulla» ha dichiarato alla Commissione del Parlamento britannico che lo ha ascoltato. Nel messaggio diffuso da News Corp. si legge: «Invadere la privacy ascoltando i messaggi in segretaria è sbagliato. Pagare agenti della polizia è sbagliato. Non è in linea con il nostro codice di condotta. Chiedere scusa non è abbastanza. Le cose vanno sistemate. Mi auguro che riusciremo a riparare la fiducia del paese nella nostra società e nel giornalismo inglese. Mi impegno a fare tutto quello che è in mio potere per far si sì che questo accada». Infine News Corp conclude: «Chiedere scusa non è abbastanza. Non ci sono scuse. È per questo che News International sta collaborando con la polizia, il cui compito è che giustizia sia fatta. È nostro compito non pregiudicare il risultato».

Sulla chiusura di News of the World, Murdoch ha dichiarato alla Commissione: «Ho chiuso News of the World perchè mi vergognavo». Riguardo alla sua responsabilità nello scandalo ha poi dichiarato: «Voglio dire una cosa e non è una cosa ma una spiegazione – ha detto Murdoch battendo le mani sul tavolo – News of the World rappresenta solo l’1% delle attività del mio gruppo che ha 53 mila dipendenti nel mondo. Per guidare queste attività devo affidarmi a dirigenti, non posso seguire tutto personalmente». Dopo l’intervento del figlio James ha poi dichiarato: «Questo è il giorno più umiliante della mia vita».

Riguardo al suo rapporto col Premier David Cameron ha dichiarato, quando si è incontrato con lui dopo le elezioni, di «essere entrato dalla porta del retro». Da quanto racconta Murdoch, i due non hanno parlato di politica. Secondo quanto scrive il Wall Street Journal, anche prima che scoppiasse lo scandalo intercettazioni delle ultime settimane «Murdoch stava valutando la possibilità di cedere il ruolo di amministratore delegato all’attuale presidente Chase Carey, riferiscono persone a lui vicine».

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