Grecia, Bruxelles vara nuovo piano di aiuti

E alla fine, la quadra a Bruxelles sulla Grecia è stata trovata. Quel che più importa è che finalmente sembra esserci concordia politica tra i governi dell’Eurozona, che poi era quello che i mercati più si attendevano. Atene riceverà un nuovo piano di aiuti per 109 miliardi di euro. A questi potrebbero aggiungersi aiuti dal settore privato per complessivi 50 miliardi, portando il piano a un ammontare complessivo di quasi 160 miliardi.

I nuovi aiuti, erogato dal fondo salva-stati, il cui funzionamento sarà mutato e irrobustito entro il 2013, saranno concessi a un nuovo tasso, che scende dall’attuale 4,5% al 3,5%. E non è l’unica buona notizia per Atene. Anche la scadenza degli aiuti si allunga vistosamente, passando dagli attuali 5,5 anni a un minimo di 15 anni, fino a un massimo di 30 anni.

Dicevamo, poi, che anche il settore privato sarà coinvolto, ma su base volontaria, per evitare che ciò sia considerata un’operazione di default dai mercati e dalle agenzie di rating. Il ventaglio delle opzioni è ampio è potrebbe consistere in uno swap tra bonds, con scadenza massima 2019, in cambio di titoli a 30 anni.

In sostanza, le banche potrebbero scambiare i loro titoli ellenici con altri a scadenza più ampia, di 30 anni. Ciò darebbe vita a quello che in gergo sarebbe chiamato “selective default”, o anche default tecnico, ossia giusto il tempo di aspettare che vi sia l’emissione dei nuovi titoli. Per questa ragione, la BCE ha preteso anche che il fondo salva-stati sia attivo nella ricapitalizzazione delle banche elleniche, in quanto Francoforte non potrebbe più accettare come collaterale i titoli ellenici in default.

 

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