Milano in ribasso, paura su debito USA

Piazza Affari apre un’altra giornata di attesa passione, con l’indice Ftse Mib in calo dell’1,34%, quando siamo a un paio di ore dall’apertura. La seduta si preannuncia difficile, come nel resto d’Europa, a causa dei timori degli investitori sul verificarsi del default negli USA, dato che non è stato raggiunto alcun accordo sull’innalzamento del tetto sul debito, ma anzi sembra allontanarsi.

La situazione resta molto tesa anche per un possibile declassamento del debito sovrano americano, che potrebbe già avvenire nella giornata di oggi, a chiusura della borsa americana, quindi, quando in Italia sarà già tarda sera o notte. Ma il “downgrade” riguarda con molta probabilità un altro stato-chiave per la crisi debitoria dell’Eurozona, la Spagna. Moody’s si starebbe accincendo a declassare Madrid, retrocedendo il suo rating dall’attuale Aa2. Il motivo di tale scure sarebbe dovuto alle pressioni sulla capacità di finanziamento del suo debito.

Non si vuole neanche immaginare quale possa essere il trend delle borse domani, se in serata le agenzie di rating dovessero declassare Spagna e USA. Il timore di un crollo verticale dei mercati è molto realistico.

A contribuire nello specifico alle vendite per Piazza Affari poi c’è anche l’esito dell’asta dei BTp di ieri, che sul decennale ha registrato un’impennata dei rendimenti al 5,77% medio, che rappresenta uno spread di 339 punti base dai titoli omologhi tedeschi.

Malgrado ancora la domanda dei nostri bond sia sostenuta, non può convincere questo trend costantemente crescente dei rendimenti, che pregiudica la capacità di fare fronte al risanamento dei conti pubblici italiani.

 

 

Impostazioni privacy