Economia italiana: inflazione stabile e carburanti a tutto gas

L’inflazione di luglio del 2011, rimasta stabile in Italia al 2,7% in base ai dati forniti nei giorni scorsi dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), è una notizia buona solo a metà. Ad affermarlo è la Confesercenti in virtù del fatto che mentre da un lato l’economia italiana resta in folle, con un Pil 2011 atteso in crescita ma non a sufficienza per parlare di una netta ripresa del ciclo, dall’altro l’andamento dei prezzi dei carburanti è a tutto gas. I recentissimi record dei prezzi della benzina alla pompa, infatti, non pesano solamente sulle vacanze di milioni di italiani che si spostano in macchina, ma anche sui prezzi al dettaglio viste le maggiorazioni evidenti sui costi di trasporto e su quelli della logistica.

D’altronde quasi tutte le merci in Italia viaggiano su gomma, ragion per cui rispetto ad altri Paesi europei il nostro Paese da questo punto di vista è palesemente svantaggiato. In che modo allora arrestare l’ascesa senza fine dei prezzi dei carburanti? Ebbene, secondo la Confesercenti si potrebbe partire dal progetto di liberalizzazione che è presentato in Parlamento dalla Faib, la Federazione Autonoma ed Associazione di categoria dei benzinai.

In questo modo si potrebbero dare risposte concrete ai cittadini ed alle imprese, ma anche agli obiettivi di modernizzazione di un’Italia chiamata per il futuro ad affrontare delle sfide difficili. E senza il necessario coraggio non si va da nessuna parte, a partire dalla recente decisione di aumentare le accise sulla benzina già oggetto di aumenti dei prezzi alla pompa insostenibili.

 

 

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