Carcinoma ovarico, la ricerca è impegnata a bloccare la crescita tumorale

Il carcinoma ovarico è una delle patologie più frequenti dell’emisfero femminile. E’ un cancro che attacca l’organo riproduttivo femminile, l’ovaio, che non riesce più a svolgere la funzione regolatoria all’interno del corpo di una donna.

Grazie alla collaborazione tra ricercatori italiani e tedeschi, alcuni del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia ed altri dell’Università di Siena ed altri dislocati nelle Università tedesche, la ricerca si è concentrata sullo studio di un metodo per stoppare la crescita delle cellule cancerose nelle ovaie. Gli studiosi hanno individuato dei peptidi che riescono ad inibire l’enzima indispensabile della sintesi del Dna delle cellule tumorali.

Questi peptidi potrebbero fermare la crescita del cancro ed impedire il rischio di metastasi.

Il carcinoma ovarico potrà essere combattuto e dal punto di vista terapeutico i peptidi individuati dalla ricerca riusciranno a bloccare la progressione del pericoloso male. Le cellule cancerose fanno una vita a sé. Infatti, hanno un Dna modificato al loro interno, che permette di eludere i meccanismi di difesa dell’organismo.

I sistemi di controllo all’interno della cellula sono eliminati e le cellule invece di andare in apoptosi, ed eliminarsi suicidandosi, continuano a crescere in maniera incontrollata. Come conseguenza, l’ovaio è aggredito da una massa di cellule fuori controllo che bloccano il sistema di regolazione degli ormoni femminili. Il ciclo è assente ed è impedita la possibilità di procreare. Questi peptidi miracolosi sono in grado di bloccare la sintesi del Dna tumorale ed eviterebbero tutte le problematiche relative al cancro. La ricerca è ancora a lavoro ma la luce alla fine del tunnel è molto viva.

I ricercatori riusciranno a sconfiggere il cancro alle ovaie…e le donne ringrazieranno.

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