Doveva essere il regista di origini israeliane Noam Murro ad ereditare il testimone da Len Wiseman e a dirigere il nuovo capitolo delle avventure di John McClane, il “durissimo” personaggio interpretato da Bruce Willis, pronto a tornare in azione per il quinto capitolo di “Die Hard”. Invece il regista della indie comedy “Smart People” ha rinunciato al progetto, accettando l’ ambiziosa proposta della Warner Bros. di girare “300: Battle Of Artemisia“, sequel/spin-off del cult movie firmato da Zack Snyder.
Sono tanti i nomi dei papabili “director” che potrebbero prendere ben presto il suo posto. La 20th Century Fox sta infatti valutando una serie di sostituti, tutti perfettamente adattabili al genere di film che si intede realizzare e soprattutto tutti adeguati a sostenere il peso di realizzare un sequel per una delle saghe cinematografiche più famose al mondo. Il primo nome ad uscire è stato quello di John Moore, regista del deludente moviegame “Max Payne“, con cui però ha comunque dimostrato di sapersela cavare con l’ action.
Il secondo è lo sceneggiatore Joe Cornish, che ha recentemente debuttato alla regia con l’ action-comedy “Attack The Block“. E ancora Justin Lin, firma importante del franchising “Fast And Furious“, e Nicolas Winding Refn, il regista danese che, dopo una serie di pellicole indipendenti e dopo aver meravigliato al Festival di Cannes, è sicuramente pronto al grande salto.
A sceneggiare “Die Hard 5” ci ha pensato Skip Woods, raccontando una nuova avventura di John McClane, che si ritroverà coinvolto insieme a suo figlio in una pericolosa situazione in Russia.
C’è ancora da scoprire chi sarà l’ attore che presterà il volto al figlio di McClane.
