BCE rivede crescita al rialzo e avverte su rischio inflazione

La Banca Centrale Europea, nel consueto bollettino mensile, effettua un’analisi molto vasta della situazione economica e finanziaria dell’Eurozona, a cominciare dalla crescita. L’Eurotower vede al rialzo la crescita del 2011, che mediamente nell’area euro dovrebbe attestarsi all’1,9%. Tuttavia, nota un calo nel 2012, con un rallentamento del pil a +1,6%.

Ma è su un altro aspetto che dovrebbe concentrarsi l’interesse maggiore del bollettino, in quanto, contrariamente a molte delle previsioni, la BCE ha calcato la mano sul rischio inflazione, che dovrebbe attestarsi sia quest’anno che il prossimo nettamente sopra il 2%. Pertanto, invita i governi nazionali a evitare che tale surriscaldamento dei prezzi possa trasferirsi a salari e al processo di formazione dei prezzi. Le cause di tale impennata dei prezzi vanno riscontrati in un aumento delle quotazioni dei prezzi del petrolio e delle materie prime, sui mercati internazionali.

Tali previsioni spengono i facili entusiasmi di quanti avevano persino auspicato che Francoforte si lanciasse nei prossimi mesi in una politica di allentamento monetario, abbassando i tassi di riferimento, venendo presumibilmente meno il rischio inflazione.

La BCE ha invitato gli stati nazionali ad attuare misure aggiuntive contro il deficit e a tutela degli obiettivi di bilancio, vedendo di buon occhio l’accelerazione del processo di risanamento di Italia e Spagna.

Quanto al nostro Paese, si sottolinea come la ripresa in atto sia più debole rispetto ad altre fasi di ripresa nella nostra storia, sebbene la tendenza sia simile anche in Francia e Spagna. Unica eccezione, la Germania. Tuttavia, la BCE rimarca come il pil si stia riprendendo a un ritmo più contenuto, rispetto a quanto stia avvenendo nel resto dell’Eurozona.

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