GB, sale inflazione e cala crescita prevista

Brutti i dati sull’inflazione nel mese di luglio in Gran Bretagna. L’indice dei prezzi sale del 4,4% in termini annui, sebbene sia rimasto invariato su base mensile. A giugno, il tasso annuo di crescita dei prezzi era del 4,2%. Ma non pare che sia stato ancora raggiunto l’apice, che si prevede possa arrivare al 5%, prima della fine dell’anno.

Ma dalla Bank of England, il governatore Mervyn King spiega che il prossimo anno ci possa essere una brusca decelerazione della crescita dei prezzi, con un’inflazione attesa per il 2012 all’1,8%. Questo non significa, ovviamente, spiega il numero uno della Boe, che ci possa essere un mutamento di politica monetaria, che è e resterà ancora espansiva, aggiungendo che saranno ancora intraprese misure di quantitative easing.

Si abbassano, invece, le previsioni sulla crescita, che per il quarto trimestre dell’anno parlano di un +2%, contro un +2,5% ancora previsto a maggio.

King non ha voluto promettere il congelamento dell’attuale tasso di interesse allo 0,5%, ma ha spiegato che sul mercato i tassi sono previsti in rialzo solo di un quarto di punto. L’obiettivo della Boe è di un’inflazione al 2%, cosa che rende i livelli attuali di crescita dei prezzi estremamente al di fuori del range massimo fissato ogni anno.

I rischi per la crescita della Gran Bretagna, tuttavia, sono da ricollegarsi anche all’eventualità di una crisi fiscale nell’Eurozona. Per questo, l’auspicio del governatore della banca centrale inglese è che la BCE sia in grado di prevedere lo scenario, proseguendo la sua azione di acquisto dei titoli governativi. I rendimenti sono saliti bruscamente anche in Gran Bretagna.

 

 

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