Borse europee in pesante calo, ma spread BTp-Bund sotto 270 bp

Giornata molto difficile nelle borse del Vecchio Continente. Pesa la chiusura negativa dei listini asiatici, tutti in ribasso intorno all’1%. Ma a pesare ancora più negativamente è stato l’effetto boomerang del vertice franco-tedesco di due giorni fa, che era stato caricato di tante attese dagli investitori, mentre si è risolto con il classico buco nell’acqua, caratterizzato da un vuoto di proposte e dal lancio di un’ipotetica tassa sulle transazioni finanziarie in Europa, ciò che prende il nome di Tobin Tax.

Quando siamo intorno alle ore 11, Milano perde il 3,7%, ma anche Francoforte viaggia oltre il -3,4%, dopo essersi aggiudicata la maglia nera delle contrattazioni continentali per tutta la mattinata. La stessa Parigi, che pure avrebbe dovuto beneficiare della conferma del rating da parte di Standard & Poor’s, la quale ha espresso anche un giudizio ottimistico sul futuro della Francia, lascia sul terreno il 3,31%.

Male anche le altre borse, per quanto siano riuscite al momento a contenere le perdite entro un paio di punti percentuali. C’è la sensazione, ma già da ieri, che l’ondata di sfiducia stia colpendo le piazze più importanti, ossia Francoforte e Parigi, ree di avere esitato un vertice inconcludente.

Per fortuna, in mattinata lo spread BTp-Bund si è mantenuto stabile, aprendo sotto i 270 punti base di differenziale nei rendimenti decennali, salvo leggermente crescere di due punti, cosa subito rientrata. Al momento, poi, i rendimenti sui BTp a dieci anni si attestano sotto il 5%, mentre quelli tedeschi scendono al 2,2%, beneficiando di acquisti voluminosi.

La stabilità dello spread, nonostante il calo dei tassi tedeschi, sarebbe determinata da un possibile nuovo intervento della BCE, che già la scorsa settimana avrebbe acquistato titoli italiani per circa 14 miliardi di euro, sebbene siano solo stime degli analisti, che prendono spunto dal complesso dei 22 miliardi comunicati da Francoforte.

 

 

Impostazioni privacy