Ricevute fiscali gratta e vinci per combattere l’evasione

Un patto con il Governo per andare ad incentivare l’utilizzo per i pagamenti del Bancomat e delle carte di credito, e per introdurre le ricevute fiscali, gli scontrini per intenderci, con il “gratta e vinci“. Questo è quanto propone Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, dopo che da una ricerca commissionata a KRLS Network of Business Ethics è emerso come nei grandi centri commerciali i solarium, i negozi di estetica ed i parrucchieri non emettano ricevute fiscali in ben sette casi su dieci. Secondo Vittorio Carlomagno, Presidente di Contribuenti.it, Associazioni Contribuenti Italiani, servirebbe che la Guardia di Finanza istituisse degli uffici mobili proprio in prossimità dei centri commerciali.

Con la ricevuta fiscale “gratta e vinci” si andrebbe chiaramente ad instaurare un conflitto di interesse tra venditore e consumatore, con quest’ultimo che, di riflesso, avrebbe decisamente più interesse nel farsi rilasciare vere ricevute fiscali e non conti di prova “camuffati” da scontrino. D’altronde, in base ai dati forniti da “Lo Sportello del Contribuente”, nel nostro Paese ben sette italiani su dieci chiedono più impegno nella lotta all’evasione fiscale che per Contribuenti.it, tra l’altro, continua a crescere in quanto quello di dribblare il Fisco sembra essere lo sport più praticato dai contribuenti.

180,3 miliardi di euro l’anno è l’imponibile stimato dall’evasione in Italia un po’ su tutti i fronti: dalle big company ai dipendenti con il secondo lavoro in nero, e passando per l’economia criminale, le piccole e medie imprese (PMI), gli autonomi ed una miriade di società di capitali che ogni anno chiudono i bilanci rigorosamente in rosso.

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