Il Canone del tè

Lu Yu, poeta cinese della metà del VII secolo, scorse nell’usanza di bere il tè l’armonia e l’ordine che regnavano in tutte le cose. Nella sua opera, il Cha ching, il Canone del tè, egli formulò un Codice specifico che è stato considerato una guida dai mercanti di tè cinesi.

Il canone del tè è composto di tre volumi e di dieci capitoli: il primo affronta la natura della pianta del tè, il secondo gli utensili per raccogliere le foglie, il terzo la loro cernita.

Secondo l’autore, le foglie di miglior qualità devono “avere pieghe come gli stivali di cuoio dei cavalieri tartari, torcersi come la giogaia di un vigoroso torello, aprirsi come nebbia che salga da una gola, scintillare come un lago sfiorato dallo zefiro, ed essere soffici e umide come l’humus dopo la pioggia”, (da Il Libro del Tè)

Il quarto capitolo enumera e descrive i ventiquattro pezzi che formano il servizio da tè, partendo dal braciere allo stipo di bambù dove si ripongono gli utensili. L’autore sostiene che il colore migliore per una tazza da tè fosse blu perchè risalta il verde della bevanda.

Nel quinto capitolo Lu Wu descrive il modo in cui si prepara il tè: affronta la questione del tipo di acqua e del grado di ebollizione. A suo parere l’acqua di fonte montana è la migliore seguita dall’acqua di fiume e da quella di sorgente. Vi è, poi, la descrizione della preparazione del tè bollito, diversa da quella conosciuta oggi del tè infuso.

Nei capitoli che restano si esaminano i comuni modi di prendere il tè, si traccia la storia dei bevitori di tè, si descrivono le piantagioni della Cina, i diversi modi in cui può essere servita la bevanda e si illustrano gli utensili. Quest’ultima parte, tuttavia, è andata perduta.

Con quest’opera, il tè fu affrancato definitivamente dal modo rudimentale di berlo e di praticarlo, assurgendolo all’idealizzazione definitiva, associando questa pratica al buddismo, al taoismo e al confucianesimo. Nessun appassionato di tè può rinunciare a questa lettura, essendo il Canone del Tè un caposaldo della cultura teistica.

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