Pasta Fork: la nuova forchetta che rivoluziona il modo di mangiare gli spaghetti

Gli spaghetti solitamente sono il simbolo che viene associato all’Italia in campo culinario, tuttavia non è nuova la difficoltà che viene riscontrata nell’arrotolarli e mangiarli. Spesso ci si ritrova a dover goffamente utilizzare un’altra posata, come un cucchiaio (vietato però dal galateo!), per evitare di ritrovarsi con i fili della pasta che si imbizzarriscono proprio come se fossero una mandria di cavalli selvatici. E ciò avviene non soltanto per i bambini, le cui mamme sono spesso costrette ad avvolgere boccone per boccone tutti gli spaghetti, ma anche per gli adulti.

E visto che oramai gli spaghetti sono un piatto prelibato famoso in tutto il mondo, di questo fastidioso problema se ne sono accorti anche coloro che vivono oltreoceano e in particolare l’americano Bob Balow che, pur di non rinunciare a questa fantastica pietanza, ha deciso di trovare una soluzione per semplificare il tutto.

Il risultato è una posata davvero innovativa, chiamata dallo stesso inventore “Pasta Fork”. Ma com’è fatto questo arnese e come funziona?

L’utensile in questione è una sorta di “forchetta trapano”, con lunghe dimensioni rispetto ad una normale forchetta, ha tre denti ed il manico è a forma elicoidale, ossia tutto arrotolato su se stesso. In pratica basta impugnare l’estremità alta del manico, proprio come se tenessimo una forchetta normale, però bisogna mantenerla perpendicolare al piatto, per avere l’effetto promesso. A questo punto non serve far altro che puntare su alcuni fili di spaghetti con la parte finale della forchetta e poi far scorrere la mano fino all’estremità più bassa del manico. In questo modo la posata gira su se stessa avvolgendo gli spaghetti che, nel momento in cui la mano arriva nel punto di destinazione per un paio di volte, sono belli e pronti per essere mangiati.

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Il nuovo utensile ha praticamente spopolato sia in America che in Gran Bretagna arrivando a 400mila richieste, grazie anche al suo prezzo accessibile a chiunque, che si attesta a meno di 11 sterline. E chissà se presto non rivoluzionerà anche il modo di mangiare gli spaghetti di noi italiani.

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