Giudice New York archivia caso Strauss-Kahn

Alla fine è andata come si vociferava da giorni. Il giudice di Manhattan, Michael Obus, ha accolto la richiesta della Procura di archiviare le accuse a carico di Dominique Strauss-Kahn per mancanza di prove. L’uomo era stato arrestato il 14 maggio scorso con l’accusa di stupro ai danni di una cameriera di 32 anni, originaria della Guinea, che lavorava presso l’hotel Sofitel, in cui Strauss-Kahn alloggiava da un paio di giorni. L’arresto ha rappresentato la fine del suo mandato come direttore generale del Fondo Monetario Internazionale e tre mesi di linciaggio mediatico mondiale. Ma adesso Dominique Strauss-Kahn avrà modo di chiedere un risarcimento alla città di New York, che si potrebbe preannunciare stellare. E in effetti come potere risarcire una carriera stroncata a quei livelli, la perdita della possibilità di correre alle primarie per le presidenziali francesi, nonchè la probabile fine della sua vita politica? Possiamo crederci, il politico francese chiederà risarcimenti ultra-milionari, che non avrà grandi difficoltà a ottenere.

Ma la sua riabilitazione pubblica non è affatto scontata, il chè, forse, potrebbe essere stata la volontà principale di qualche suo avversario. Un sondaggio Ipsos realizzato nei giorni scorsi in Francia dimostra come solo il 28% degli intervistati abbia un’opinione positiva su di lui, in calo di quattro punti in un mese. Al contrario, il 61% di coloro che hanno risposto al sondaggio dicono di avere un’opinione negativa su Strauss-Kahn, in aumento del 4% da luglio.

Dunque, la giustizia lo avrà pure scagionato da un complesso di accuse che gli avrebbero valso una ventina di anni di carcere. Ma ciò che accade nei tribunali non si ripercuote automaticamente sull’opinione pubblica, che considera l’uomo dallo stile di vita discutibile. D’altronde, ammesso che la sua popolarità fosse rimasta tale e quale quella di maggio, difficilmente il politico socialista si sarebbe potuto candidare lo stesso alle primarie del suo partito, il cui termine ultimo per la presentazione delle candidature è scaduto il 13 luglio scorso, cioè una quarantina di giorni fa.

E in America non si arrestano le polemiche di femministe, in protesta davanti al tribunale, e dello stesso avvocato della Diallo, che parla di razzismo ai danni della sua assistita.

 

 

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