Gli oncologi in rivolta contro Vasco Rossi

Vasco Rossi quest’estate ha fatto molto parlare di sé, e soprattutto preoccupare tutti i suoi fans per la sua salute, che lo ha costretto ad annullare le ultime date del suo tour estivo. Tante smentite e dubbi sulla sua reale condizione, il cantante ha dichiarato di vivere un momento depressivo e di essere ricoverato in una clinica per curarsi assumendo i farmaci necessari.

Ciò che ha fatto scalpore sono state alcune sue tristi rivelazioni inerenti la presenza di un presunto cancro. Si parla di alcune macchie che sembrano aver oscurato alcuni giorni di Vasco Rossi, si era azzardata l’eventualità della presenza di un tumore, un fatto allarmante, che è stato poi smentito. Dopo aver scampato pericolo, Vasco Rossi ha dichiarato, che semmai fosse stato malato di cancro, avrebbe rifiutato le cure, e sarebbe andato ai caraibi, desiderando una morte serena e senza sofferenze, dovute ai trattamenti pesanti, alle quali purtroppo devono sottoporsi i malati di tumore.

In rivolta il popolo degli oncologi contro quest’affermazione pericolosa e triste. Il professor Umberto Tirelli, direttore del Dipartimento di Oncologia dell’Istituto Nazionale Tumori di Aviano, ha infatti dichiarato in un’intervista a Vanity Fair, che questa affermazione può rivelarsi molto pericolosa, in quanto molti malati potrebbero sentirsi autorizzati a non volersi curare e a seguire le cure che in molti casi salvano delle vite.

Inoltre c’è molto rammarico per tutte quelle persone che ad oggi devono affrontare la dura lotta contro il cancro.

Il professore ha esposto la sua autorevole opinione, esponendo il punto dell’intero mondo dei colleghi oncologi, che ogni giorno vivono con i loro pazienti la battaglia per la sopravvivenza.

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