Lele Mora: “Ho dato a Fede i soldi di Silvio”

Lele Mora continua a svelare retroscena importanti riguardo la sua bancarotta fraudolenta. Anche lui ha ricevuto dei prestiti dal Presidente del Consiglio, che pare abbia l’abitudine di finanziare volentieri chi animava la sua villa di Arcore, ma il fatto veramente scioccante è il ruolo avuto da Emilio Fede, direttore del Tg4, nella vicenda: «… Quando Spinelli mi ha consegnato la seconda tranche di assegni per un importo complessivo di un milione e mezzo di euro io mi sono confidato con Gentile. Prima di tutto gli ho detto: “Se questi soldi fossero tutti a mia disposizione potrei sistemare molte cose, ma purtroppo quasi la metà la devo dare a Fede”. Ricordo che Fedele mi disse: “Ma capo, è uno strozzino!”. Io a quel punto gli ho raccontato anche di come era andata a finire con il precedente finanziamento di 950 mila euro. Mi sono sfogato davvero con lui e gli ho raccontato per filo e per segno come erano andati i fatti. Quindi egli sa di Spinelli, di Berlusconi e di come è nata questa storia e cioè della costosa intermediazione di Fede per ottenere finanziamenti dal Presidente».

L’accusa di Mora è proprio rivolta ad Emilio Fede, “strozzino” della situazione, che tratteneva una percentuale dei prestiti che Berlusconi elargiva a Mora. Su un totale di 3 milioni di euro che il Premier avrebbe prestato a Mora, attraverso il suo contabile Spinelli, Fede avrebbe preteso ben un milione e 110 mila euro.

Dei soldi destinati al direttore del Tg4, Mora ha dichiarato di averne consegnati 450 mila in contanti personalmente. Altri 500 mila euro sono stati versati sul conto svizzero di Fede alla banca Bsi di Lugano, dove possiede un conto anche lo stesso Mora. I restanti 210mila euro sono stati versati con assegni circolari da 5 a 50 mila euro, tratti dalla Monte dei Paschi di Siena e dalla Bcc di Carate Brianza. Tutto pare sia partito da 50mila euro che Fede avrebbe inizialmente prestato a Mora, mentre quest’ultimo riversava in una situazione economica critica: «Fede ha parlato in più occasioni con Berlusconi dei miei problemi finanziari e in una specifica occasione mi ha riferito che il presidente era disponibile ad aiutarmi, occorreva però studiare le modalità. Nel mese di gennaio del 2010 mi sono ritrovato in una situazione di particolare difficoltà… Fu allora che Fede tirò fuori dal portafoglio il carnet di assegni e mi fece un assegno da 50 mila euro… Quella sera stessa Fede andò da Berlusconi e gli disse che aveva dovuto farmi un assegno perché ero proprio in una situazione gravissima. Berlusconi gli disse di farsi restituire da me l’assegno e di stare tranquillo che l’indomani sarebbe arrivato il finanziamento di cui da tempo parlava con Fede».

Ovvero i primi 950 mila che Mora s’impegnò a restituire in 5 anni. Dopo le ultime dichiarazioni di Mora, non è escluso che i pm decidano di convocare Silvio Berlusconi per ascoltarlo.

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