Moody’s declassa Société Générale e Crédit Agricole

La scure dell’agenzia di rating Moody’s si è abbattuta sulle due tra le più importanti banche francesi: Société Générale e Crédit Agricole. Il declassamento del loro debito era atteso sin dalla mattinata di ieri, dato che i due istituti, insieme alla Bnp Paribas, erano stati messi sotto osservazione da circa tre mesi.

In particolare, la valutazione sul debito a lungo termine di SocGen scende da Aa2 ad Aa3. Ma a sorpresa l’agenzia ritiene che tale downgrade non sia dovuto alle esposizioni della banca verso la Grecia o gli altri due stati salvati dagli aiuti europei, Irlanda e Portogallo, in quanto essi sarebbero di ammontare relativamente modesto: 1,9 miliardi, 400 milioni e 600 milioni di euro, rispettivamente. Molto più esposta sarebbe, ad esempio, verso Italia e Spagna, per circa 5 e 2,3 miliardi.

Il declassamento, invece, sarebbe dovuto al deteriorarsi delle condizioni del mercato, che consentiranno alla banca di rifinanziarsi a tassi meno vantaggiosi, intaccando così la propria situazione di tesoreria in senso negativo. E questo, secondo Moody’s, nonostante possa vantare asset utilizzabili come collaterale per circa 79 miliardi e liquidi per 26 miliardi. Inoltre, l’outlook dell’agenzia sul debito a lungo termine di SocGen è negativo.

Crédit Agricole ha subito un declassamento di un notch, passando da un rating di Aa1 a Aa2 sui debiti di lungo periodo, mentre il rating Bank Financial Strenght è stato tagliato da C+ a C.

Giudizio ancora sospeso per Bnp Paribas. Ma malgrado le rassicurazioni della Banca Centrale di Parigi, uno studio della Banca per le regolamentazioni internazionali sostiene che le banche transalpine sarebbero le più esposte verso la Grecia. Come dire, potrebbero esserci ulteriori declassamenti.

 

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