Luis Enrique: “Quando non ci sarà più fiducia, me ne andrò”

Dopo l’eliminazione dall’Europa League e la sconfitta interna contro il Cagliari alla prima di campionato, la Roma ha bisogno di riscattarsi domani sera a S. Siro contro l’Inter. Lo sa bene Luis Enrique, che dopo essere partito male nella sua avventura in giallorosso, capisce l’importanza della trasferta contro i nerazzurri, dove conterà molto il risultato visto alcuni malumori che si avvertono nell’ambiente romanista.

«La società mi ha scelto per portare avanti un progetto, ed io ho ringraziato la dirigenza per la fiducia che ha in me. Quando non ci sarà più questa fiducia, io sarò pronto ad andarmene perché non mi piace restare aggrappato alla panchina. Io sono qui perché ho passione per il calcio.» Il tecnico spagnolo è dunque consapevole delle difficoltà che si affrontano allenando in una grande piazza come quella romana, ma ribadisce tutte le sue intenzioni di voler rimanere alla guida della Roma almeno fino alla fine del suo contratto.

Un pensiero anche sugli avversari, a partire dalla situazione di Gasperini:  «Anche in Spagna non è molto diverso: quando non arrivano i risultati, la fiducia ne risente, ma Gasperini è un grande allenatore e la sua carriera lo dimostra.» I dubbi sull’Inter riguardano l’assetto tattico, con l’incognita della difesa a 3 o a 4, ma l’ex allenatore del Barça B pensa solo ai suoi uomini, consapevole però che «l’Inter è una grandissima squadra, che ha avuto un inizio difficile proprio come noi, ma sarà una partita difficile, nello stadio della squadra che due anni fa ha vinto la Champions League».

Il mister non si sbilancia sull’undici titolare, lasciando dei dubbi per l’attacco, che ritiene un reparto molto assortito avendo a disposizione Borriello, Osvaldo, Bojan e Borini a giocarsi due maglie, mentre sono confermati Pjanic e Totti. Ed a proposito di Totti, Luis Enrique dice di essere contento della possibilità del capitano di svariare su tutto il fronte d’attacco, cercando in gol ma anche liberando spazi e fornire passaggi decisivi, sperando però che stavolta la precisione sotto porta sia migliore.

Infine, lo spagnolo loda l’iniziativa del capitano, che ha organizzato una cena di squadra qualche giorno fa: «È stato fantastico, i giocatori hanno potuto parlare delle loro cose e cementare lo spirito di squadra. Proprio di questo abbiamo bisogno per andare avanti con il giusto feeling».

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