La tecnologia per Ford va verso la democrazia. La casa dell’ovale blu mette “in mostra” la sua filosofia sulla
“Democratizzazione dell’auto” dal 20 settembre al 20 novembre, al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano.
“Democratizing Technology“, è il titolo della mostra-esposizione che tramite foto, video ed installazioni interattive, racconta la storia e l’evoluzione della tecnologia dell’auto e il suo rapporto con il grande pubblico fino a diventare “tecnologia di massa”.
Dalla democratizzazione dell’auto alla democratizzazione delle sue tecnologie, la mostra racconta la storia della globalizzazione della produzione delle auto fino alla più recente rivoluzione in fatto di design, sicurezza e prestazioni: dall’avvio a manovella ai sistemi di accensione senza chiavi, dagli specchietti retrovisori ai sensori in grado di riconoscere i segnali stradali.
“La forza della democratizzazione della tecnologia – spiega Gaetano Thorel, presidente di Ford Italia – risiede anche nell’adozione da parte di un costruttore generalista, di quei dispositivi precedentemente disponibili solo per vetture di segmenti superiori. E’ il caso dell’Abs a bordo della Scorpio nel 1985, o dell’air bag per il guidatore che ha debuttato nella Escort del 1990. Sulla Focus di oggi troviamo dispositivi di sicurezza attiva e passiva come il sistema di frenata automatica in città, il sistema che controlla l’attenzione del conducente. E altri sistemi avanzatissimi”.
“La tecnologia – continua il presidente – non può essere appannaggio di pochi altrimenti non ci sarebbe progresso. L’evoluzione passa sia attraverso piccole tecnologie sia all’interno del prodotto auto: Evos, la concept car che stiamo presentando a Francoforte, è un pieno di tecnologia: un anticipo delle esigenze che avranno”.
Insomma, cambia la tecnologia, ma la filosofia di fondo è la stessa di sempre: “C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti”. Lo aveva detto 100 anni fa Henry Ford.