Grecia, varate nuove misure austerity. Aiuti più vicini

La Grecia starebbe dimostrando la volontà di portare avanti con i fatti le riforme necessarie e non solo sulla carta. E’ quanto ha dichiarato il capo degli ispettori della troika (BCE, UE e FM), Horst Reichenbach, in un’intervista all’emittente tedesca Zdf, di ritorno da una settimana di incontri con i ministri finanziari del governo di Atene.

Secondo Reichenbach, il governo greco avrebbe dimostrato la volontà di raggiungere seriamente l’obiettivo del risanamento e di attuare le misure strutturali a tale fine. La vera difficoltà, ha aggiunto, sarà quella di di far sì che le banche greche tornino a fare credito.

E ieri, dopo tre giornate di teleconferenza con i vertici della troika, il governo Papandreou ha annunciato il varo di altre misure di austerità. Esse prevedono il taglio delle pensioni del 20% sulla quota mensile superiore al 1200 euro, la possibilità di ulteriori tagli per coloro che sono andati in pensione prima dei 55 anni, la messa in mobilità di 30 mila dipendenti pubblici, l’estensione dell’imposta immobiliare fino al 2014 (era stata prevista solo fino all’anno prossimo), la riduzione della “no tax area” dagli attuali 8 mila euro a un massimo di 5 mila euro.

Le misure si rendono necessarie per ottenere il rilascio di 8 miliardi di prestiti da parte di Europa e Fondo Monetario entro il mese di ottobre, senza i quali il default sarebbe una scelta obbligata. Resta, tuttavia, da verificare quale sarà la reazione delle parti sociali, con un Paese già travolto da scioperi continui e che rischia di vedere esplodere ancora di più le proprie tensioni interne.

 

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