L’alba del pianeta delle scimmie – Recensione

Fin dagli albori dei tempi, sappiamo che la razza umana non si sarebbe mai potuta evolvere, se non ci fossero state le scimmie, i nostri progenitori. Dobbiamo a loro e alle prime forme ominidi, la nostra venuta sulla Terra e la nostra capacità di pensare, agire e parlare. L’uomo, nel corso della sua rapida evoluzione, ha avuto modo di rapportarsi a queste creature, studiando il loro comportamento e la loro intelligenza. Ma vi siete mai chiesti cosa potrebbe succedere, se questi animali avessero la capacità di diventare più furbi ed ingegnosi degli esseri umani? Lo scopriranno a proprie spese, i protagonisti di questo bel film di fantascienza e azione.

Prequel della pellicola cinematografica del 1968Il pianeta delle scimmie” di Franklin J. Schaffner, con il divo Charlton Heston nel ruolo principale, e tratta dal romanzo dello scrittore francese Pierre Boulle, “L’alba del pianeta delle scimmie” girato a San Francisco e diretto da Rupert Wyatt, narra la storia di Caesar (Andy Serkis), un tenero cucciolo di scimpanzé allevato dal giovane scienziato Will Rodman (James Franco), che verrà utilizzato per creare un farmaco rivoluzionario contro l’Alzheimer. Il piccolo crescerà, diventando una scimmia molto intelligente, e quando lo separeranno dal suo amico umano, sceglierà di ribellarsi per riottenere la sua libertà.

Il resto del cast artistico è composto dagli attori John Lithgow, che interpreta Charles Rodman, padre di Will affetto dallo stesso morbo che il figlio vuole debellare, Freida Pinto, nel ruolo di Caroline Aranha, ricercatrice e fidanzata di Will, e Brian Cox e Tom Felton, che incarnano rispettivamente John Landon e il figlio Dodge, antagonisti accaniti di Will. Per quanto concerne invece il cast tecnico, la sceneggiatura del film è affidata a Rick Jaffa e Amanda Silver, che nel 1997 avevano ottenuto un buon successo con “The Relic“, un horror ambientato in un museo, gli effetti speciali per la creazione delle scimmie in computer graphic, alla Weta di Peter Jackson, l’ottima fotografia a Andrew Lesnie e la coinvolgente colonna sonora a Patrick Doyle.

L’alba del pianeta delle scimmie” è un film avvincente colmo di suspance e sentimento, che descrive la strenua battaglia di un essere vivente, per affermare il proprio diritto alla vita, contro un’umanità crudele e arrogante preoccupata di raggiungere i suoi obiettivi, pensando unicamente ai propri interessi. “L’alba del pianeta delle scimmie” è un film di denuncia, verso una società dedita a stravolgere così profondamente le leggi della natura, da non riuscire ad accorgersi delle terribili conseguenze. Tra le tante scene da ricordare, abbiamo quella di Caesar che rinchiuso in gabbia, disegna sulla parete la finestra di casa dalla quale guardava fuori, oppure quella collocata nel finale, quando le scimmie affrontano la polizia sul Golden Gate, veramente spettacolare.

Una menzione particolare va ad Andy Serkis, che prima con il personaggio di Gollum ne “Il Signore degli Anelli” e poi con Caesar, ha saputo dare anima e corpo all’eroe digitale, trasmettendogli sentimenti ed espressività uniche, volte a colpire emotivamente lo spettatore e a farlo affezionare al suo beniamino. “L’alba del pianeta delle scimmie” è distribuito dalla 20th Century Fox.

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