Raggiungere la gravidanza è il momento della vita di una donna che merita di essere vissuto con gioia e rilassatezza, purtroppo non sempre questo è così, il tumore purtroppo può arrivare improvvisamente e rovinare i progetti di una giovane donna. Fortunatamente la scienza ha fatto enormi passi avanti in tal senso, e con il metodo della procreazione assistita, oggi è possibile congelare gli ovuli o gli embrioni nel tentativo futuro di raggiungere una gravidanza.
Quando si presenta un cancro, nel caso che stiamo trattando si tratta di tumore al seno, la donna oltre alla chirurgia spesso invasiva, deve sottoporsi a cicli ripetuti di chemioterapia, il che comporta un’incidenza elevata di infertilità. Inoltre, dopo la sconfitta della malattia, la donna non può cercare una gravidanza prima di cinque anni, e deve sperare che la chemioterapia non abbia compromesso la sua fertilità.
A tal proposito parliamo di un caso davvero eccezionale avvenuto in Italia, una donna di 37 anni dopo aver combattuto il tumore al seno ma grazie ad aver congelato 4 ovociti prima del trattamento chemioterapico, e in seguito allo scongelamento poi, oggi la donna si trova al terzo mese di gravidanza.
Infatti, la legge permette di congelare gli embrioni e gli ovuli in seguito a trattamento di fecondazione assistita, tentando questa tecnica per procreare, la coppia ha così ottenuto l’embrione che adesso è un bambino che vive all’interno dell’utero materno. Il nome della donna è Alberta e il luogo che è stato il centro dell’evento, è il Centro per l’infertilità e la procreazione medicalmente assistita del Sant’Orsola Malpighi.
In Italia sono numerose le donne che ogni anni sono colpite da questa grave malattia, il tumore al seno oggi si può combattere e grazie alla ricerca e all’evolversi della medicina, la donna può tentare di diventare madre nonostante le terribili e difficili terapie di chemioterapia, che purtroppo tendono a distruggere la fertilità della donna.