Tasse comunali destinate a salire

Le due manovre finanziarie del Governo di centrodestra, quella di luglio e quella di ferragosto per intenderci, sono state una mazzata un po’ per tutti, dalle famiglie alle imprese e passando per le Regioni, le Province ed i Comuni a causa di nuovi tagli ai trasferimenti da parte dello Stato. La protesta, anche da parte di alcuni Governatori regionali appartenenti al centrodestra, non s’è fatta attendere visto che si rischia di non poter garantire i servizi essenziali, compreso il trasporto pubblico locale. E così l’unica soluzione per mantenere i servizi è quella di inasprire la tassazione; non a caso, in base ad un’elaborazione a cura dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, gli italiani dovranno con ogni probabilità prepararsi a pagare più tasse comunali, fino a ben 2,6 miliardi di euro complessivamente in più a causa della manovra bis 2011.

L’azione degli Enti locali sulla leva fiscale, in particolare, potrà avvenire attraverso lo sblocco totale degli incrementi dell’addizionale comunale Irpef, che potrà arrivare fino a ben lo 0,8%. Questa scelta per molti Sindaci, a causa spesso di casse comunali vuote, sarà praticamente obbligata anche considerando le restrizioni legate al rispetto del cosiddetto Patto di Stabilità.

E’ la fine del federalismo fiscale, quello che non avrebbe messo le tasche nelle mani dei cittadini? Ebbene, per molti rappresentanti della politica locale, di destra, di centro come di sinistra, è proprio così visto che a fronte delle manovre del Governo centrale gli italiani nei prossimi mesi, ed in particolare a partire dal 2012, dovranno fare i conti con un diffuso inasprimento della tassazione locale.

Impostazioni privacy