Aumento di capitale BPM e riforma governance

Via libera, per BPM, Gruppo Banca Popolare di Milano, al piano di riforma della governance, attraverso l’adozione di un modello dualistico, ed all’aumento di capitale, che il Consiglio di Amministrazione ha fissato in termini di ammontare in 800 milioni di euro. Nella stessa riunione, inoltre, il CdA del Gruppo bancario ha deliberato per autorizzare il procedimento che, nello specifico, prevede la fusione per incorporazione in Banca di Legnano della Cassa di Risparmio di Alessandria.

La riforma della governance, approvata a maggioranza dal Consiglio di Amministrazione del Gruppo Banca Popolare di Milano, sarà ora sottoposta all’approvazione da parte dell’Assemblea Straordinaria degli Azionisti. Il nuovo testo dello Statuto societario prevede che sia istituito un Consiglio di Sorveglianza ed un Consiglio di Gestione con l’obiettivo di garantire, riguardo alla gestione della banca, ed alla base azionaria, una maggiore separatezza.

Nel dettaglio, il Consiglio di Gestione sarà composto da cinque membri, mentre la nomina del Consiglio di Sorveglianza avverrà sulla base del meccanismo legato al voto di lista; in totale i membri, in accordo con una nota emessa da BPM, saranno 17, dei quali 11 espressione della maggioranza, ed i restanti 6 in rappresentanza delle minoranze.

Riguardo invece all’aumento di capitale da 800 milioni di euro, il CdA ha deliberato che questo debba completarsi entro e non oltre la fine del corrente esercizio di Bilancio a fronte delle condizioni definitive dello stesso che saranno messe a punto in una successiva riunione. Il rimborso dei Tremonti Bond, ottenute le necessarie autorizzazioni da parte di Bankitalia, è invece programmato entro la fine del prossimo anno.

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