Fondo salva-stati, oggi voto decisivo per la Merkel al Bundestag

L’Europa alla prova del voto oggi al Bundestag, la Camera bassa di Berlino, che dovrà esprimersi sul rafforzamento del Fondo europeo di salvataggio, l’Efsf, che prevede un maggiore esborso per tutti gli stati membri non usufruitori degli aiuti e che per la Germania consiste in un esborso ulteriore di quasi 90 miliardi di euro, passando dai 123 miliardi già previsti ai 211 miliardi.

L’esito del voto è scontato, perchè oltre alla coalizione di maggioranza, anche i socialdemocratici della SPD voteranno in favore di un Fondo più robusto. Sarà, tuttavia, la composizione numerica della maggioranza favorevole a determinare una eventuale crisi politica, con la probabilità nemmeno remota di elezioni anticipate. Infatti, dentro alla CDU-CSU, ma soprattutto agli alleati della FDP, sono tanti a sostenere la linea della fermezza, chiedendo alla Merkel posizioni più dure sulle questioni degli aiuti. In particolare, sono i liberali alleati dei conservatori del cancelliere Merkel, che spingono per una bocciatura, ma ufficialmente oggi saranno schierati per il sì, sebbene fronde interne potrebbero decidere di non adeguarsi. Se il centrodestra al governo non avesse una maggioranza auto-sufficiente sul voto e se la misura dovesse passare con i voti decisivi dell’opposizione, si aprirebbe in Germania una seria crisi politica. Per evitare ciò, il cancelliere ripete da settimane che è necessaria prudenza nelle dichiarazioni e senso di responsabilità. E’ stato persino stralciato il voto sugli aiuti alla Grecia, che verranno discussi in separata sede, al fine di evitare che il boccone da ingoiare per i rigoristi della maggioranza fosse troppo grosso e tale da non permetterne l’approvazione.

C’è un moderato ottimismo presso la cancelleria di Berlino, anche perchè Angela Merkel ha chiarito bene quali saranno i termini della questione: se la maggioranza non sarà auto-sufficiente, c’è il rischio di una crisi di governo e si potrebbe tornare alle urne.

A spingere probabilmente i “malpancisti” tedeschi verso il sì potrebbe essere anche il voto favorevole di Helsinki, che si è già espressa in favore del rafforzamento dell’Efsf, sebbene con una maggioranza striminzita di 103 deputati su 200, essendoci state numerose assenze e astensioni.

Tra qualche ora sapremo se la Germania voterà per la sua stabilità o meno. Si tratta solo di questo. Fosse solo per l’Europa, il voto non passerebbe al Bundestag.

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