“Life in a Day”, il film nato nel cyberspazio in tour in Italia

Cos’è “Life in a Day“? Certamente uno dei progetti più originali e accattivanti degli ultimi tempi, prodotto da Youtube in collaborazione con i fratelli Ridley e Tony Scott e diretto da Kevin Macdonal. Si tratta, in breve, del primo lungometraggio cinematografico nato nel cyberspazio, capace di aggregare le vite di più di 300 sconosciuti e di concentrarle in un’unica pellicola.

Il progetto ha preso il via il 24 luglio 2010, quando migliaia di persone decisero di rispondere ad una singolare richiesta: quella di caricare su Youtube un breve video-diario capace di raccontare la propria vita. Il risultato è stato a dir poco sorprendente: sono stati contati 80.000 video, provenienti da 196 paesi, per più di 4.500 ore di girato! Da un’accurata selezione, portata avanti dal regista Macdonal e poi rimontata da Joe Walker, è poi nata la pellicola, che ha compresso in un’ora e mezzo più di 300 contributi.

Ora, grazie al successo registrato al Sundance, alla Berlinale e al Milano Film Festival, “Life in a Day” arriva dai primi di ottobre anche nelle sale italiane per un breve tour, prima di tornare visibile sul canale apposito di Youtube dal 28 ottobre in worldwide releasing.

In realtà la pellicola non ha trovato un distributore in molti Paesi europei tra cui è possibile annoverare anche l’Italia, dove sarà possibile prenderne visione solo grazie alla passione di un gruppo di programmatori cinematografici e al loro accordo con Festival Agency, Hanway e i produttori di Scott Free Films stipulato in vista tanto dell’anteprima a Milano quanto del successivo tour nelle sale italiane.

Approfittiamo per riportare le parole di Michele Crocchiola, coordinatore della distribuzione in Italia, che sembra aver colto il cuore dell’esperimento e il suo valore ‘collettivo’: “un film dai forti contenuti emotivi con un’incredibile storia produttiva alle spalle, un esperimento unico che valeva la pena mostrare in Italia sul grande schermo. Abbiamo quindi deciso di proporlo a quei cinema più sensibili alle innovazioni cinematografiche, in accordo con i distributori internazionali, ottenendo un ottimo riscontro da nord a sud. Con questa operazione, il nostro obiettivo è anche quello di far riflettere su quanto il cinema, anche se fruibile sul web, continui a mantenere la propria identità di arte collettiva, la cui carica emotiva si amplifica proprio quando la visione avviene insieme ad altre persone – così come è stato all’arena civica di Milano a settembre, con migliaia di spettatori”.

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