Francia, Hollande favorito e Sarkozy crolla nei sondaggi

Mancano due giorni alla data cruciale per la gauche francese, la cui base dovrà decidere quale candidato mandare a sfidare Nicolas Sarkozy alle prossime elezioni presidenziali di maggio 2012. Le primarie si terranno, infatti, il 9 di ottobre per i socialisti, mentre il 16 di ottobre vi sarebbe il ballottaggio, qualora nessuno dei sei candidati raggiungesse almeno la metà più uno dei voti.

Gli ultimi sondaggi continuano a dare François Hollande super-favorito, accrescendo il distacco dalla sfidante diretta Martine Aubry, la quale dei socialisti è il segretario attuale. Il 42% dei consensi andrebbe all’ex segretario del PS, contro un 27% per la seconda. Quindici punti percentuali distaccherebbero i due rivali, che difficilmente potranno essere colmati in questi ultimi giorni di campagna elettorale. Ma i giochi non sono fatti. Se Hollande non dovesse ottenere la maggioranza assoluta dei voti validi, la sfida continuerebbe per un’altra settimana e a quel punto bisognerà vedere quale sarà il gioco delle alleanze interne con gli outsider. Sarà curioso verificare chi deciderà di invitare a votare Ségolène Royal, ex moglie di Hollande e rivale della Aubry, contro cui ha perso la sfida della segreteria per una manciata di voti e tra le polemiche. Prevarranno le questioni familiari o quelle più politiche?

Ma dall’altra parte dell’arena politica, a destra, il quadro non è immobile come sembra. Nicolas Sarkozy sprofonda ogni giorno nei sondaggi, tanto che i due terzi degli elettori ormai pensano che non sarà nemmeno lui a correre per l’Ump. Sarebbe favorito per la corsa Alain Juppé, ministro degli esteri e già premier dal 1995 al 1997, sotto la presidenza Chirac.

Ma una boccata d’ossigeno per Sarkozy potrebbe giungere dalla decisione di Jean-Louis Borloo, che tempo fa aveva abbandonato l’Ump per fondare un partitino centrista, Ares, di stampo ecologista, di non candidarsi all’Eliseo. Borloo ha, infatti, dichiarato che il centro non è nato e non avrebbe senso correre adesso. Accreditato tra il 5 e il 10% dei voti, potrebbe portare in dote all’odiato Sarkozy un bottino di consensi, necessario per risalire la china nei sondaggi.

Ad ogni modo, è probabile che se l’encefalogramma delle intenzioni di voto continuasse a rimanere piatto, Sarkò potrebbe fare il fatidico passo indietro. E a giorni è attesa la nascita del bambino che la prémière dame Carla Bruni porta in grembo. Chissà che almeno per qualche giorni i francesi non si inteneriscano e siano meno duri con il loro presidente.

 

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