Rating debito sovrano Italia: Fitch lo taglia

Dopo Standard & Poor’s e Moody’s, è arrivato, come in una sorta di reazione a catena, anche il downgrade dell’Agenzia Fitch sul debito sovrano dell’Italia, che passa da “AA+” ad “A+” con outlook negativo, ovverosia con prospettive di un possibile ed ulteriore declassamento.

In linea con quanto avvenuto con il recentissimo downgrade di Moody’s, anche quello di Fitch sull’Italia non dovrebbe generare sconquassi lunedì prossimo alla riapertura dei mercati azionari. L’Italia, tra l’altro, da questo punto di vista è in buona compagnia visto che l’Agenzia Fitch, contestualmente, ha altresì abbassato il rating sul debito sovrano della Spagna, che passa da “AA+” ad “AA-“.

Le spiegazioni a margine della decisione dell’Agenzia Fitch di abbassare il rating sul debito sovrano dell’Italia sono sostanzialmente in linea con quelle espresse da Standard & Poor’s e da Moody’s. L’Agenzia, in particolare, ha abbassato il rating con implicazioni negative dell’Italia citando l’elevato livello del debito pubblico cui si unisce un basso livello di crescita. Per il 2012, non a caso, stando alle attuali previsioni, il prodotto interno lordo (PIL) italiano dovrebbe far registrare una crescita molto ma molto bassa anche a causa degli effetti recessivi delle due ultime manovre finanziarie, quella di luglio e quella aggiuntiva, una vera mazzata, varata a ferragosto.

A questo punto tutte le speranze di una crescita del prodotto interno lordo nazionale più robusta sono riposte nel nuovo Decreto Sviluppo che l’attuale Governo in carica, quello di centrodestra, sta mettendo a punto, e che dovrebbe essere approvato entro il corrente mese di ottobre del 2011.

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