Condono edilizio: prima sì, poi Palazzo Chigi smentisce

Il condono edilizio e fiscale non dovrebbe essere varato dal governo. Questo è quello che emerge da una nota di Palazzo Chigi, nonostante larga parte del Pdl sembrava d’accordo ad inserirlo. “Il governo non ha preso e non prende in considerazione ipotesi di condono. Indiscrezioni del genere a riguardo sono prive di fondamento e vengono escluse nel modo più totale”, con queste parole Palazzo Chigi smentisce la possibilità di un nuovo condono.

Alcune indiscrezioni avevano rivelato che tutte le maggiori personalità del Pdl, escluso Frattini, erano d’accordo a procedere con il condono, ma c’è stato poi il dietrofront. Il ministro Calderoli ha ribadito che il condono è “roba da Repubblica delle Banane”. “Non possiamo certo pensare al condono – ha continuato Caldeoroli – per determinare le politiche di sviluppo e poi già il fatto di parlarne crea danno perché per le prossime scadenze determina un crollo del gettito”. “Questa opera di contrasto dell’evasione garantisce entrate strutturali, anno dopo anno, mentre un condono sarebbe una entrata una tantum. Una cosa inutile o utile solo a recuperare denaro per spese straordinarie o per il taglio del debito pubblico che però farebbe venir meno le entrate strutturali previste. E questa non è certo per una politica di sviluppo che guardi in là nel tempo e non capisco a chi possano venire in mente ipotesi del genere”.

Molti esponenti dell’opposizione hanno poi commentato in modo negativo l’eventualità del condono: per Di Pietro sarebbe un atto di “eversione democratica”, per Angelo Bonelli dei Verdi “un’istigazione a delinquere”, per Stefano Fassina “l’emblema del degrado morale dell’Italia”. A remare contro il condono ci sono anche alcune importanti organizzazioni ambientaliste, cioè il Wwf e la Fai:  “Anche il solo parlare del quarto condono edilizio in Italia è atto di irresponsabilità politica e scelleratezza civica. Un territorio già massacrato come quello del nostro Paese, soprattutto nelle regioni del mezzogiorno, ha bisogno di interventi di risanamento e di riqualificazione e non della legittimazione dell’abusivismo edilizio”.

Da alcune dichiarazioni del Pdl però l’ipotesi condono non sembra del tutto scongiurata. Gasparri ha dichiarato: “Possiamo considerare tutte le misure, che possono essere fiscali, di condono, di vendita di immobili, se sono collegate a un’operazione storica”. Anche Cicchitto ha ammesso che il condono potrebbe essere una delle soluzioni per aiutare l’economia: “Si sta discutendo di tutto, tutte le ipotesi sono sul tappeto, questa come altre”.

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