Germania, boom export e avanzo commerciale in agosto

Corre la locomotiva tedesca, anche se i dati dovranno adesso essere analizzati in dettaglio. Nel mese di agosto, la Germania ha esportato il 3,5% in più del mese di luglio, importando allo stesso tempo solo lo 0,6% in più. Le stime prevedevano un aumento dell’export su base mensile dell’1,5%.

L’effetto di questa crescita nelle esportazioni più rapida dell’import ha portato a un avanzo commerciale di 13,8 miliardi di euro, contro una previsione media di 10,3 miliardi, ai massimi dal mese dello scorso marzo

Dunque, la crescita tedesca è in fase di esaurimento, come qualcuno teme, o resta ancora ben salda? Il dato mette in luce la buona performance delle esportazioni, che sottolinea la produttività del sistema produttivo tedesco. Ma le importazioni stagnanti potrebbero segnalare una domanda interna debole, dato che esse dipendono dai redditi dei tedeschi.

Inoltre, queste cifre vanno lette congiuntamente a quelle sulla produzione industriale, dei servizi delle PMI e degli ordinativi ad agosto. In quel mese, infatti, la produzione industriale tedesca è risultata in calo dell’1% su base mensile, mentre gli ordinativi sono scesi dell’1,4%. E sempre ad agosto, l’indice PMI dei servizi si attestava a 51,1 punti, sceso poi a 49,7 di settembre.

Questi dati, complessivamente, direbbero che le prospettive di crescita della Germania sono diminuite, essendo legate parecchio alla congiuntura delle esportazioni. Ma proprio il peggioramento nel periodo estivo delle economie nell’Eurozona, ma anche negli USA, lasciano intendere che i tedeschi potrebbero vivere alcune difficoltà nel mantenere il ritmo abbastanza sostenuto della crescita delle loro esportazioni.

Qualche aiuto, a dire il vero, potrebbe però giungere dal deprezzamento dell’euro, scivolato fino a un minimo di 1,32 contro il dollaro, quando prima dell’estate la moneta unica era vicinissima a sfondare il muro di 1,50.

 

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