Obesità infantile: la colpa è della crisi economica

Il sovrappeso e soprattutto il problema obesità sta diventando una vera piaga sociale, soprattutto a farne le spese sono i bambini. Oggi il tasso percentuale dei bambini obesi è più alto rispetto al passato, nonostante le continua campagne contro il cibo spazzatura e l’obesità grave come causa di seri problemi di salute, che con il tempo possono provocare una morte precoce, vediamo sempre più bambini con problemi di sovrappeso.

La stessa OMS – organizzazione mondiale salute – lancia questo grido di allarme, a fronte di ciò, sembra che la grave e seria crisi economica che ha coinvolto il mondo negli ultimi anni, possa essere una delle cause responsabili di questo dato allarmante.

La frutta e la verdura sono i cibi che dovrebbero accompagnare i pasti sia di adulti e sia dei bambini, purtroppo questo non sempre accade, perché negli ultimi anni il prezzo di queste due categorie di prodotti hanno registrato un incremento notevole dei prezzi. La crisi economica che ha causato anche l’aumento dei prezzi ha portato le famiglie ad acquistare alimenti dal costo economico inferiore, a discapito purtroppo della salute.

I cibi industrializzati sono quelli maggiormente preferiti dalle famiglie, perché hanno un prezzo inferiore, solo che questi contengono sostanze con un’alta quantità di calorie che nel lungo periodo incidono sul peso forma dei consumatori, in particolar modo su quella dei bambini.
L’alimentazione sta cambiando in virtù delle possibilità delle famiglie e la crisi economica ha giocato un ruolo importante da questo punto di vista. Si punta, infatti, ad acquistare cibi dei fast food, e a preferire la carne, troppo spesso quella grassa, a discapito del consumo di frutta e verdura perché costano cari.

Questo comporta una vera sciagura sul principio della sana alimentazione, originando nel lungo periodo sempre più soggetti in sovrappeso e per lo più l‘obesità infantile, dove i bambini appunto saranno gli obesi del futuro, con aspettative di vita molto basse.
Purtroppo ad incidere su tutto questo c’è anche una mal sana conoscenza della corretta alimentazione, proprio in questi giorni c’è stato l’ “Obesity Day”, proprio per ricordare al mondo intero l’importanza del volersi bene a tavola, mangiando in modo sano ed equilibrato.

La nostra dieta mediterranea per quanto sia famosa in tutto il mondo, sembra essere stata accantonata. Le famiglie si sono trovate ad affrontare un grave disagio economico negli ultimi anni, difficoltà nate con la crisi economica; oggi in Italia principalmente si registrano tali difficoltà e gravi problemi di obesità infantile nelle regioni appartenenti al sud del nostro stivale. Questo significa che si deve fare ancora tanto per sensibilizzare la popolazione a mangiare in modo sano e a saper scegliere e consumare gli alimenti giusti nonostante il “rincaro prezzi”.

Negli ultimi anni le scuole hanno mostrato un notevole avvicinamento all’educazione alimentare, invitando i bambini a mangiare cibi sani, sia con le mense scolastiche, ma anche con vere linee guida da seguire a casa con le proprie famiglie.

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