Rimandata la legge bavaglio, ma l’opposizione vuole lo stop completo

Fabrizio Cicchitto ha annunciato che il ddl sulle intercettazioni verrà ritirato a causa della sconfitta del governo sul Bilancio. “E’ certo che ora si rinvia l’esame del ddl intercettazioni”, dice il capogruppo del Pdl alla Camera, lasciando trasparire che le preoccupazioni ora sono ben altre. Anche Marco Reguzzoni, capogruppo della Lega, aveva usato le stesse parole:  “La legge serve ma le nostre priorità sono altre, per questo spero che venga ritirato”. Anche Bossi aveva avvisato che non avrebbe partecipato al vertice indetto da Berlusconi per questa sera a Palazzo Grazioli, vertice che poi è stato definitivamente annullato. Il provvedimento verrà perciò accantonato, vista anche l’impossibilità della maggioranza di creare un testo che andasse bene a tutti.

Sempre il leghista Reguzzoni spiega: “Noi siamo per una legge equilibrata che tuteli la privacy dei cittadini e per questa ragione auspichiamo un’intesa. Ma a noi della Lega interessano le misure concrete, come l’autorizzazione del ministero dei Trasporti alla Singapore airlines, che ha chiesto di utilizzare Malpensa come hub. Autorizzazione che il ministro Matteoli dovrebbe dare ma che, non si capisce perquale motivo, ancora non è arrivata. Non è una cosa da poco, perchè parliamo di centinaia di posti di lavoro e di un giro d’affari importante per il Nord”.

Riguardo alla legge, Reguzzoni continua poi dichiarando: “Io la penso come Palamara, una legge va fatta ma tenendo conto delle richieste dei magistrati e del fatto che non si può pubblicare tutto sempre e comunque, insomma bisogna tutelare le persone non coinvolte dai reati”. Sui rischi del voto segreto, Reguzzoni aggiunge: “Ci sono sempre rischi quando ci sono voti segreti, ma non ci sono rischi per la tenuta della maggioranza e non ce ne sono sul voto finale”.

Il capogruppo del Pd alla Camera Franceschini aveva già dichiarato che era impossibile per il Pdl continuare con il ddl intercettazioni dopo essere andato sotto sulla questione Bilancio: “Non è un incidente ma il capolinea, un’umiliazione per Berlusconi che arrivato in aula scopre in diretta che non ha più la maggioranza”.

Anna Finocchiaro, il capogruppo del Pd al Senato, rincara la dose, puntando anche all’abolizione del processo breve: “Dopo ciò che è successo oggi alla Camera, governo e maggioranza non possono fare finta di niente. Quello che è avvenuto ha un significato politico molto serio e grave. Se andranno avanti sulle intercettazioni alla Camera e sul processo breve al Senato si assumeranno una responsabilità molto seria. Questo governo è finito e le parole del capogruppo della Lega alla Camera sulle intercettazioni sono la testimonianza di questa fine. Stoppare immediatamente due provvedimenti ad personam come quello sulle intercettazioni e quello sul processo breve sarebbe la prima assunzione di responsabilità da parte di questo Esecutivo”.

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