Berlusconi oggi in Aula e domani la fiducia

Dovrebbe risolversi entro le prossime 24-48 ore il pasticcio della maggioranza, che due giorni fa alla Camera dei Deputati è andata sotto sul voto per il Rendiconto, ossia il documento contabile preliminare all’approvazione della legge di stabilità e della modifica dei saldi di bilancio. Un fatto inedito, che sarà affrontato oggi dal premier in Aula, dove farà un discorso programmatico breve e concreto, volto ad ottenere la fiducia, il cui voto arriverà domani. Tuttavia, le opposizioni hanno deciso di disertare, non presentandosi oggi in Aula per ascoltare le comunicazioni del premier.

Un atteggiamento inconsueto e a di poco contraddittorio per quanti ogni giorno chiedono che il governo si presenti alle Camere a riferire su qualcosa. Fa scalpore, in realtà, che partecipino a tale forma di aventinismo anche i deputati dell’Udc, che dovrebbero rappresentare la parte moderata della minoranza parlamentare. Intanto ieri il Colle ha ribadito al premier la richiesta di dare risposte credibili. Niente voto di fiducia formale, dunque. Ma un po’ tutti, premier in testa, vorrebbero che quello di domani fosse un passaggio definitivo, che non dia seguito poi a ulteriori “incidenti” parlamentari, che negli ultimi mesi stanno diventando troppi e lasciano smarrito l’elettorato del centro-destra.

Le opposizioni annunciano, però, che al voto domani si presenteranno. Un incontro tra Berlusconi e Scajola avrebbe rassicurato il presidente del consiglio sui numeri della fiducia. Gli scajoliani, infatti, hanno ribadito il loro sì al governo, ma avrebbero ottenuto in cambio l’impegno del premier a una svolta, un cambio di passo radicale.

Si attende con trepidazione anche alle parole che Berlusconi utilizzerà oggi, che non dovrebbero essere neutrali sul suo ministro dell’economia. Certo, difficile che si vada allo scontro frontale, nel momento in cui si richiede la fiducia ma ci si attende qualche accenno polemico.

E il pallottoliere della Camera non sarebbe negativo per il governo. La Santanchè, che da oltre un anno studia i numeri di Montecitorio, parla di maggioranza assoluta, ossia almeno 316. C’è chi pensa che si arrivi anche a 320. Certo, Santo Versace è andato via sbattendo la porta e ha confermato che voterà la sfiducia al governo. I Responsabili, invece, sono tutti per il sì alla fiducia. Tra 24 ore vedremo.

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