Esiste la giornata mondiale delle pulizie delle mani, ed è oggi 14 ottobre 2011; forse molti rimarranno sorpresi, ma le mani sono ancor oggi, il mezzo con il quale si trasmettono numerose malattie infettive.
La prevenzione, infatti, ribadiscono i medici parte proprio dalla sana abitudine di lavarsi le mani in modo frequente, soprattutto un gesto che dovrebbe interessare alcune categorie particolari di professionisti, come i medici, ricordiamo a tal merito l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, che ha affisso nei corridoi numerosi cartelli che invitano i dottori a lavarsi le mani alla fine di ogni visita.
In effetti, i bambini sono i soggetti che subiscono principalmente le infezioni a causa di batteri e microbi trasmessi attraverso le mani.
I bambini per la loro naturale natura tendono a toccare tutto e tutti, ma cosa grave è che poi tendono a mettere le mani in bocca, con il grave rischio di imbattersi in qualche brutta influenza, o peggio ancora in qualche forma di gastroenterite.
Quando si starnutisce o si ha la tosse, il primo gesto educato, è quello di ripararsi con le mani, un atto giusto e dovuto, solo che spesso gli adulti dimenticano che potrebbero aver trasmesso alle mani i batteri che hanno originato l’infezione, dimenticandosi così di lavarsi le mani, diventano veicolo involontario di trasmissione infettiva.
Il saluto che avviene con il semplice gesto della mano, rappresenta uno dei momenti più propizi per la trasmissione di batteri e infezioni.
Purtroppo il gesto del “lavarsi le mani” non è così scontato come tutti pensano, ci cono ancor molte persone che non hanno questa sana abitudine, soprattutto prima di mettersi a tavola, è vitale lavarsi bene le mani. Questo è il momento in cui si è a contatto con gli alimenti che saranno assunti e ingeriti, è fondamentale che le mani siano ben pulite almeno durante questi momenti della giornata.
Il compito degli adulti dovrebbe essere quello, non solo di fare propria questa abitudine, ma soprattutto d’insegnare ai bambini a lavarsi le mani in modo frequente, dando loro stessi l’ottimo e gradito esempio.
